Capcom interviene con una serie di fix importanti per migliorare l’esperienza di gioco, soprattutto su PC e console. Ma qualcosa ci dice che il lavoro non è ancora finito.
Dragon’s Dogma 2 è uno di quei titoli che ti prende, ti trascina in un mondo vasto e brutale… e poi ti fa sbattere contro qualche bug di troppo. Lo sappiamo, ci siamo passati anche noi. Ma a fine gennaio, Capcom ha pubblicato una patch corposa per sistemare diverse magagne. E no, non è una di quelle patch che aggiungono solo un filtro all’acqua e un paio di ombre in più: qui parliamo di roba concreta.
Vediamo insieme cosa cambia davvero e, soprattutto, se vale la pena tornare subito in partita.
Pedine più sveglie (finalmente)
Una delle novità che ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo riguarda il comportamento delle Pedine. Se hai giocato almeno un paio d’ore, sai quanto possano diventare… ehm, creative nel prendere decisioni.
Con la patch del 29 gennaio, Capcom ha sistemato:
- il bug che faceva portare le Pedine a Faglie dimenticate già attivate (sì, quel momento in cui ti guardavi intorno pensando “ma dove stiamo andando?”);
- la mancata comparsa delle Pedine degli altri giocatori nelle Faglie, soprattutto se eri sopra il livello 998;
- e le battute fuori contesto delle Pedine, che ora rispecchiano correttamente la loro specializzazione.
Piccole cose? Forse. Ma ti cambiano il flow dell’esplorazione in modo drastico.
Respawn nemici: ci siamo quasi
Altro fix importante: il respawn dei nemici. Prima della patch, alcuni mob semplicemente… sparivano. Non respawnavano finché non riavviavi il gioco. Fastidioso, soprattutto se stavi farmando materiali o volevi solo testare una nuova build.
Ora il sistema è più stabile, anche se non ancora perfetto. In alcune zone aperte ci sono ancora dei ritardi, ma nulla di bloccante.
Bilanciamento degli status: chi colpisce cosa?
La patch ha anche sistemato un errore che impediva di vedere correttamente le resistenze agli status (avvelenamento, paralisi, fuoco, ecc.) su nemici e NPC. Questo bug non solo creava confusione, ma comprometteva pure la strategia in battaglia.
Ora le resistenze sono chiare, leggibili e coerenti con l’HUD. Tradotto: meno tempo sprecato, più efficienza in combattimento.
Ma basta questo per tornare a giocare?
Domanda legittima. Se eri tra quelli che avevano accantonato il gioco dopo qualche frustrazione iniziale, potresti star pensando: “Ok, ma la patch basta davvero a rimetterlo in carreggiata?”
La risposta è: dipende da cosa cerchi.
Se vuoi un’esperienza più fluida e meno buggata, sì, questa patch è un bel passo avanti. Ma non aspettarti miracoli tecnici: alcuni problemi di ottimizzazione su PC e le performance ballerine su console permangono.
E Capcom lo sa bene: nei loro comunicati hanno promesso nuove patch nei prossimi mesi. Quindi, se sei indeciso, potresti dare un’occhiata alla nostra pagina di Dragon’s Dogma 2 e tenerlo parcheggiato ancora un po’.
Che ne pensi?
Tu ci sei tornato su Dragon’s Dogma 2 dopo la patch? Ti ha convinto oppure aspetti ancora miglioramenti più concreti?
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