Non serve aver giocato il primo. Davvero.
Se ti stai chiedendo se Crashlands 2 valga la pena… la risposta è: sì. Ma lascia che ti spieghi perché, senza perderci in pipponi.
Un inizio bizzarro… come piace a noi
Ti schianti su un pianeta sconosciuto.
Hai distrutto la capanna di un tizio (ops), devi liberare il tuo compagno Juicebox, bloccato dietro a delle liane, e convincere chi hai appena fatto arrabbiare a prestarti il suo banco da lavoro.
Tutto normale, no?
Da lì parte l’avventura: crafting, farming, costruzioni, raccolta materiali, un mondo da esplorare e NPC con richieste sempre più assurde.
Il tutto con un tono leggero, un umorismo che funziona, e quella sensazione da “ancora 5 minuti… e poi smetto”.
Survival sì, ma senza l’ansia da fame
Crashlands 2 è un survival RPG open world, ma non è hardcore.
Non c’è la classica pressione del “muori di sete in 30 secondi”. È più chill, più accessibile.
Puoi girare, scoprire nuove zone, costruire basi in giro per la mappa e parlare con personaggi fuori di testa.
Ogni NPC ha un suo ruolo. Alcuni sbloccano ricerche, altri ti propongono missioni o teletrasporti. Ma tutti vogliono qualcosa: una stanza comoda, pavimenti specifici, accessori. Tipo The Sims, ma in salsa aliena.
Il cuore del gioco: comfort e insight
Il vero sistema di progressione ruota intorno agli insight.
Sono sbloccabili aiutando gli NPC e migliorando il loro comfort.
Esempio? Dai una stanza a un personaggio → lui è felice → ti sblocca la possibilità di craftare armi nuove.
Questo sistema rende tutto molto fluido, perché ti spinge a costruire, decorare, esplorare.
Non è farming fine a sé stesso: tutto ha uno scopo. E ti viene voglia di farlo.
Combat, biomi e varietà
C’è anche del combat, ovviamente.
Niente di particolarmente tecnico, ma funziona: raccogli risorse, sblocchi armi migliori, affronti nemici più tosti.
Ogni area ha biomi diversi, creature nuove e materiali unici.
I teletrasporti ti permettono di muoverti facilmente, quindi esplorare non è mai frustrante.
Non manca nemmeno la pesca, perché ormai è legge: se un gioco è rilassante, ci mettono la pesca.
Due difetti (ma niente di grave)
Per quanto il gioco sia una bomba per chi cerca qualcosa di rilassante ma profondo, ci sono due cose che ci hanno fatto storcere un po’ il naso:
- Morte = perdi le risorse che avevi addosso.
Puoi recuperarle, certo, ma sarebbe stato comodo avere un’opzione per chi vuole giocare senza stress. - Niente inventario vero.
Vuoi sapere quanti materiali hai? Devi “tracciare” una ricetta e guardare i numeri da lì.
Una schermata semplice con tutto il tuo loot sarebbe stata molto più comoda. Non è un disastro, ma si sente la mancanza.
Vale i soldi?
Su Steam costa circa 21€.
Prezzo giusto, onesto. Magari lo becchi in sconto e allora diventa un must-buy.
È uno di quei giochi che non esagera con le promesse, ma mantiene tutto quello che promette.
Puoi rilassarti, costruire la tua base, sbloccare nuove zone, coltivare, decorare, andare a caccia di materiali e aiutare NPC pazzi.
Il tutto con uno stile grafico colorato, leggibile, e una colonna sonora che accompagna senza stancare.
Non è un capolavoro rivoluzionario, ma è divertente, curato e con personalità.
E non è forse questo che cerchiamo in un indie ben fatto?
Quindi, Crashlands 2 merita?
Assolutamente sì.
Se ami il genere survival, ma ti sei stancato della fatica costante, Crashlands 2 è quello che fa per te.
Ha il ritmo giusto, il tono giusto, e una struttura che ti tiene dentro senza stressarti.
Può essere il tuo gioco da “30 minuti al giorno” o quello da “oddio sono le 2 di notte”.
Lo sappiamo: ci caschiamo ogni volta.
E tu?
L’hai già provato?
Ti ispira?
Ti manca un gioco così nella tua lista?
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