Batman: Arkham Shadow è finalmente arrivato, e la grande domanda è: questo gioco VR ti fa davvero sentire come Batman? La risposta non è semplice, ma ci sono sicuramente molte sorprese. Questo sequel ti riporta nell’universo di Arkham con tutti gli elementi che hanno reso la serie famosa: combattimenti intensi, un mondo pieno di segreti da sbloccare con nuove abilità e tanti enigmi da risolvere. Anche se il gioco può essere un po’ goffo a volte e ci sono alcuni bug, BBatman riesce a farti sentire parte dell’azione grazie alla VR, e diventa un’esperienza davvero coinvolgente. Sì, magari saltellare per la stanza con un visore VR può farci sembrare buffi, ma è stato incredibilmente divertente.
Una nuova storia tra i giochi di Batman
Batman: Arkham Shadow si svolge tra gli eventi di Arkham Origins e Arkham Asylum. In questo periodo vediamo un Batman più giovane, con la voce di Roger Craig Smith. Il gioco inizia con un’introduzione nelle fogne di Gotham, dove incontriamo Jim Gordon e un giovane Harvey Dent, ancora normale. Dopo l’inizio, Batman va sotto copertura nel carcere di Blackgate. Qui incontra per la prima volta personaggi come la dottoressa Harlene Quinzel, Jonathan Crane (lo Spaventapasseri), Arnold Wesker (il Ventriloquo), Barbara Gordon e altri ancora. Gli sviluppatori hanno ripreso alcune parti classiche: ad esempio, c’è una scena di allucinazione dello Spaventapasseri e anche l’ennesima ripetizione della storia di Crime Alley. Però, il nuovo cattivo, il Rat King, e il crudele direttore del carcere, Bolton, rendono la storia interessante e nuova.
Il gioco riesce a tenere viva l’atmosfera dei capitoli precedenti ma introduce anche elementi nuovi che lo fanno distinguere. Il Rat King, per esempio, con il suo culto strano e le sue motivazioni misteriose, rappresenta una minaccia diversa che sfida Batman in modi nuovi. Questo lo rende un personaggio affascinante e aggiunge profondità alla trama. Inoltre, il carcere di Blackgate offre un’ambientazione opprimente e piena di tensione, che si adatta perfettamente allo stile oscuro del gioco.
Bruce Wayne e Matches Malone: due facce di Batman
Una delle parti più interessanti del gioco è il rifugio segreto che Bruce ha sotto Blackgate, simile alla Batcaverna. Qui puoi scegliere tra due costumi: di notte, Bruce è Batman con il suo mantello, ma quando si cambia, diventa Matches Malone, un criminale di basso livello. Le sezioni con Malone sono più di infiltrazione e raccolta di informazioni, piuttosto che di combattimento con i gadget tipici di Batman. Devi guadagnarti la fiducia del boss mafioso Carmine Falcone e degli altri detenuti esplorando il carcere.
Anche se è sempre più emozionante tornare a essere Batman, le sezioni come Malone danno un tocco di varietà al gioco e spezzano il ritmo dell’esplorazione classica. Interagire con gli altri detenuti e guadagnare la loro fiducia aggiunge una dimensione sociale che di solito non si vede nei giochi di Batman. Matches Malone permette di vedere il mondo criminale di Gotham da una prospettiva più vulnerabile, mostrando un lato di Bruce Wayne che deve fare affidamento sulla sua intelligenza e carisma invece che solo sulla forza e i gadget di Batman.
Queste sezioni sono più strategiche perché non puoi usare i soliti strumenti. Devi osservare e parlare per trovare la strada giusta. Questo dà una nuova prospettiva e mostra quanto Bruce Wayne sia capace anche senza il costume. Dimostra che Batman non è solo gadget e forza, ma anche mente e astuzia.
Grafica in VR: sembra davvero di essere a Gotham
Batman: Arkham Shadow è anche molto bello da vedere, considerando che si gioca su un visore VR come il Meta Quest 3. La grafica è simile a quella di Arkham Asylum su Xbox 360, ma con una risoluzione e un frame rate migliori. Anche se le aree non sono grandi come nei giochi originali, il livello di dettaglio è molto alto. È sicuramente il gioco più bello che abbia mai visto su Quest 3, soprattutto perché è stato progettato per sfruttare al massimo questo visore senza dover funzionare sui modelli più vecchi.
Camminare nei corridoi del carcere e vedere l’ombra delle orecchie a punta di Batman è davvero qualcosa di speciale. Anche se alcune porte si aprono lentamente per nascondere i caricamenti, l’esperienza è molto coinvolgente. La luce e le ombre giocano un ruolo enorme nel creare l’atmosfera giusta per un gioco di Batman.
Devi però essere pronto a ricaricare il visore diverse volte: la storia dura circa 10 ore e il Quest 3 ha bisogno di essere ricaricato almeno quattro o cinque volte. Comunque, prendersi delle pause è sempre una buona idea per non affaticarsi troppo con la VR. Anche se sembra una limitazione, queste pause aiutano a riflettere meglio sui dettagli del gioco e a goderlo un po’ alla volta, come se fosse una serie TV.
Combattimenti intensi: sentiti davvero come Batman
Il sistema di combattimento in Arkham Shadow funziona molto bene in VR. Man mano che avanzi, i nemici diventano sempre più forti e vari: alcuni hanno armature, altri manganelli elettrici, scudi, coltelli o pistole. Ciascun tipo di nemico richiede una strategia diversa. Durante le battaglie mi sono trovato a sudare, perché colpire con forza infligge più danni. Non si tratta solo di colpire, ma anche di capire quando fermarsi per guardare le mosse successive: a volte bisogna dare un pugno destro, altre volte un sinistro, o magari un colpo allo stomaco. A volte il gioco non capisce bene i tuoi movimenti, ma nel complesso è molto soddisfacente.
Quando sei circondato, devi decidere in fretta: abbatte il nemico davanti a te prima che qualcun altro ti attacchi di lato. E poi ci sono i momenti in cui Batman colpisce senza nemmeno guardare, in stile Michael Keaton. Ogni combattimento sembra una danza in cui devi essere veloce e pronto a cambiare strategia in un attimo. La VR rende tutto più fisico, e questo fa davvero sentire come se stessi lottando contro i nemici.
Oltre ai pugni, puoi anche usare gadget come il batarang e le cariche esplosive. Questo rende il combattimento più interessante, perché puoi combinare gli attacchi fisici con l’uso di questi strumenti, facendo in modo che ogni battaglia sia diversa dalle altre.
Le sezioni stealth: muoviti come un fantasma
Le battaglie Predator, dove Batman deve eliminare i nemici senza farsi vedere, funzionano come nei giochi di Arkham classici. L’obiettivo è rimanere nascosti e colpire senza fare rumore. A volte i controlli non sono perfetti, quindi mi sono trovato a usare le bombe fumogene per scappare. Ma è sempre bello calarsi da una gargolla, prendere un nemico e lasciarlo appeso come una pignatta per i suoi compagni.
Queste sezioni stealth creano una tensione costante, che è una delle cose migliori dei giochi di Batman. Restare nascosto, osservare i movimenti dei nemici e scegliere il momento perfetto per agire rende tutto molto coinvolgente. La VR aggiunge una dimensione in più: ti senti davvero immerso nelle ombre di Blackgate, e questo rende l’esperienza ancora più intensa rispetto ai giochi normali.
Enigmi e segreti: le sfide del Rat King
Nel gioco, i cultisti del Rat King hanno sostituito l’Enigmista per quanto riguarda gli enigmi. Ci sono puzzle semplici e altri più difficili, e risolverli è sempre soddisfacente. Spesso devi trovare una statua di un ratto o una radio che diffonde la propaganda del Rat King, e per farlo devi esplorare attentamente l’area, aprire porte, passare nei condotti o arrampicarti. L’esplorazione è molto importante in Arkham Shadow, e ci sono tanti segreti ed Easter egg da scoprire.
Alcuni enigmi richiedono l’uso della modalità Detective, che si attiva toccando la tempia. La maggior parte di questi puzzle è abbastanza semplice, ma a volte il gioco ti dà informazioni poco alla volta, mantenendo alta la curiosità. Risolvere gli enigmi fa parte dell’esperienza e ti spinge a guardare ogni angolo del carcere.
Ci sono anche molti segreti nascosti e riferimenti alla storia di Batman, che sono una vera chicca per i fan. La varietà di enigmi rende il gioco sempre interessante e ti spinge a usare la testa in modo creativo. Non solo arricchisce il gioco, ma ti dà anche un senso di crescita e miglioramento man mano che risolvi sfide sempre più difficili.
Problemi tecnici: alcune ombre sul gioco
Purtroppo, Batman: Arkham Shadow non è perfetto dal punto di vista tecnico. Durante il gioco, ho avuto diversi crash e problemi di caricamento, incluso un bug che mi ha impedito di proseguire nella storia. Inoltre, ci sono stati momenti di stuttering audio e lunghi tempi di caricamento, che hanno reso il gioco meno fluido. Questi problemi non rovinano l’esperienza del tutto, ma possono essere frustranti, specialmente nei momenti più importanti.
Nonostante questi difetti, sono riuscito a finire il gioco e ne sono rimasto soddisfatto. Anche se alcune parti della storia erano prevedibili, altre sorprese mi hanno davvero colpito. E no, il Rat King non è Joker, il che è stato un bel cambiamento. Dare spazio a nuovi cattivi invece di riutilizzare sempre gli stessi dimostra il coraggio di espandere questo mondo.
Conclusioni: vale la pena giocare a Batman: Arkham Shadow?
Batman: Arkham Shadow fa un ottimo lavoro nell’adattare tutto ciò che amiamo della serie Arkham in un gioco VR completo. Ci sono alcuni problemi tecnici, ma i combattimenti, gli enigmi e l’esplorazione sono tutti ben realizzati. Anche se è un gioco più piccolo rispetto ai capitoli principali, l’atmosfera di Blackgate e l’uso della realtà virtuale lo rendono un titolo imperdibile per i fan di Batman e della VR.
Se sei pronto a vivere Gotham in un modo tutto nuovo, a indossare il mantello del Cavaliere Oscuro e a sfidare il Rat King, Batman: Arkham Shadow ti sta aspettando. Con tutti i suoi dettagli e la capacità di farti davvero sentire Batman, è un’esperienza che ogni fan dovrebbe provare. Facci sapere nei commenti cosa ne pensi di questo gioco e non dimenticare di seguirci sui social per altre recensioni e novità!