Oggi vogliamo parlarvi di una delle operazioni più discusse: Horizon Zero Dawn Remastered. Sony ha deciso di riportare in vita questo gioco del 2017 con una grafica migliorata, e ci chiediamo: ha davvero senso rifare un gioco così recente? Considerando che il titolo originale è ancora molto bello e perfettamente giocabile su PS4 e PS5, sembra quasi inutile investire risorse in una semplice ritoccata grafica.
Forse Sony sta cercando di attirare nuovi giocatori con il fascino della grafica aggiornata, ma viene da chiedersi se non sarebbe stato meglio dedicare queste risorse a un nuovo progetto. Magari un progetto che avrebbe potuto davvero portare qualcosa di innovativo nel panorama dei giochi attuali, anziché rivisitare un titolo che ancora oggi risulta godibile nella sua forma originale.
Abbiamo provato la nuova versione per circa dieci ore, e possiamo dirti che l’esperienza è stata… un po’ strana. Ci siamo trovati di fronte a una grafica migliorata, ma allo stesso tempo alcune parti del gioco sembravano ancora datate.
Ad esempio, le animazioni di alcuni personaggi secondari erano rigide e poco naturali, creando un contrasto evidente con gli aggiornamenti visivi delle parti principali. Questo rendeva l’intera esperienza un mix un po’ incoerente, come se non fosse stata data la stessa attenzione a tutte le componenti del gioco.
Non è un brutto gioco, assolutamente. Horizon Zero Dawn è ancora un buon titolo, e questa versione migliorata ha sicuramente dei vantaggi visivi. Ma è abbastanza per giustificare una remaster quando il gioco originale è ancora così bello? O rischia solo di mettere in evidenza i difetti che non sono stati corretti?
Una remaster che ci lascia perplessi
Cominciamo dall’inizio: cos’è Horizon Zero Dawn Remastered? Beh, è una versione rinnovata del primo Horizon, con grafica migliorata, illuminazione più bella e animazioni facciali rifatte. Ma tutto questo è davvero necessario per un gioco che era già spettacolare su PS4 e PS5, soprattutto con l’aggiornamento a 60 fps? Quando Sony ha annunciato questa remaster, molti di noi si sono chiesti: ne avevamo davvero bisogno? Era davvero importante rilasciare una nuova versione di un gioco che non sembrava affatto vecchio?
Soprattutto considerando che l’originale aveva già ricevuto miglioramenti significativi per la nuova generazione di console, inclusa una risoluzione superiore e il supporto ai 60 fps.
Dopo aver giocato, possiamo dire che rimane un po’ strano. Certo, potrebbe aiutare nuovi giocatori ad avvicinarsi al franchise, soprattutto quelli che sono stati colpiti dalla grafica di Horizon Forbidden West, molto più avanzata. Tuttavia, non possiamo fare a meno di pensare che chi è davvero interessato alla storia di Aloy sarebbe comunque spinto a giocare il titolo originale, senza bisogno di una remaster.
Questa nuova versione sembra più una risposta a un’esigenza di mercato che una reale necessità per migliorare l’esperienza di gioco.
Sembra quasi che questo aggiornamento sia stato pensato più per chi vuole il massimo della grafica, piuttosto che per chi cerca un miglioramento reale dell’esperienza di gioco. Eppure, la bellezza visiva non può compensare completamente una struttura di gioco che ormai inizia a sentire il peso degli anni.
La grafica è tutto?
Diciamoci la verità: il primo Horizon Zero Dawn non ci aveva conquistato del tutto. Non abbiamo mai capito perché così tante persone amassero questo gioco. La storia di Aloy ci è sembrata un po’ banale, con personaggi prevedibili e una trama che non riesce a sorprendere. Le missioni sono spesso ripetitive, con molte richieste di raccogliere risorse o uccidere nemici senza variazioni significative. Anche il Combat System non è molto ispirato, risultando legnoso e privo di vere innovazioni, il che lo rende meno coinvolgente rispetto ad altri titoli. Certo, il gioco fa tutto quello che ci si aspetta da un grande titolo di PlayStation, ma senza eccellere davvero.
Se parliamo del mondo di gioco, della storia o del modo in cui ci coinvolge, diremmo che è tutto ok, ma non straordinario.
Il sequel, Forbidden West, è riuscito a fare molto meglio: la storia è più interessante, il viaggio di Aloy più coinvolgente, e anche le missioni secondarie sono molto più carine e ben strutturate. Il mondo di gioco è più dettagliato, con ambientazioni che ti fanno davvero venire voglia di esplorare ogni angolo. Horizon Zero Dawn, con questa remaster, cerca di arrivare a quel livello, ma non ci riesce del tutto.
La grafica è più bella, le animazioni sono migliorate, e gli effetti di luce rendono il gioco visivamente più piacevole. Ma, alla fine, resta un gioco che mostra ancora i suoi limiti.
È difficile ignorare come molte delle meccaniche di gioco e della struttura delle missioni siano rimaste invariate, facendo sembrare il titolo ancora un prodotto del passato, nonostante il nuovo look grafico.
Vecchio e nuovo: un mix difficile
Una delle cose che più ci ha lasciato perplessi è stata la mancanza di coerenza visiva: alcune animazioni, come quelle dei protagonisti principali e delle scene di combattimento, sono state migliorate, mentre altre, come quelle degli NPC secondari e dei movimenti ambientali, sono rimaste identiche all’originale. Questo crea una discontinuità che disturba l’esperienza complessiva.
È strano giocare un gioco in cui le animazioni facciali di Aloy sono fantastiche, mentre quelle degli altri personaggi sembrano ancora rigide e un po’ goffe, come delle marionette. Questo tipo di contrasto ti tira fuori dall’esperienza, rompendo l’immersione.
Ci viene da chiederci: non sarebbe stato meglio rifare tutto invece di migliorare solo qualche parte? La grafica e l’illuminazione possono essere più belle, ma se metà delle animazioni sembrano vecchie, l’immersione ne soffre. È come se ci fossero due giochi in uno: una parte moderna e un’altra che ci ricorda costantemente che stiamo giocando un titolo di qualche anno fa.
Un altro aspetto che non possiamo ignorare riguarda il comportamento degli NPC. Spesso i personaggi secondari, anche quelli con cui interagiamo più spesso, hanno espressioni rigide e movimenti che sembrano usciti da un gioco di una generazione precedente.
Questo rende alcune scene meno coinvolgenti e ti fa chiedere se l’intero lavoro di rimasterizzazione sia stato effettivamente pensato per offrire un’esperienza migliorata o se sia stato fatto solo per dare una vernice fresca a un gioco che, sotto sotto, è rimasto lo stesso.
Chi dovrebbe comprare Horizon Zero Dawn Remastered?
Siamo onesti: chi dovrebbe essere interessato a questa remaster? Se hai già giocato a Horizon Zero Dawn, magari l’hai comprato in una delle tante promozioni a pochi euro, è difficile giustificare il costo dell’aggiornamento. Certo, puoi passare alla versione remastered con 10 euro, e se sei un super fan potrebbe valerne la pena. Ma se hai già finito il gioco e non senti il bisogno di rifarlo, dubitiamo che questa nuova versione ti farà cambiare idea.
A meno che tu non abbia una forte passione per la grafica e un interesse per vedere ogni singolo miglioramento visivo, la differenza potrebbe non essere abbastanza significativa da giustificare una nuova partita.
Anche chi non ha mai giocato al titolo originale difficilmente sarà attratto da questa remaster. Le differenze con Forbidden West sono ancora molto evidenti, e chi cerca un’esperienza davvero moderna sarà più portato a scegliere il sequel piuttosto che questa versione rivista del primo gioco. Horizon Zero Dawn Remastered sembra cercare di trovare un pubblico che è indeciso se iniziare con il primo capitolo o saltare direttamente al sequel.
Ma con un seguito che offre così tanto in più, è difficile pensare che qualcuno sceglierà la remaster al posto di un titolo più recente e ricco di novità.
In conclusione: ha senso?
Dopo aver giocato a Horizon Zero Dawn Remastered, la nostra opinione è che si tratta di un’operazione un po’ discutibile. Non è un brutto gioco, per niente, ma rimane sufficiente, senza mai emergere davvero. E questa remaster, anche se visivamente interessante, non riesce a risolvere i problemi dell’originale. La grafica è migliorata, ma è abbastanza per giustificare un’altra avventura con Aloy? Forse no.
Se la storia, le missioni e il gameplay di base non hanno subito modifiche sostanziali, la nuova veste grafica non basta a rendere il gioco davvero nuovo.
Alla fine, si tratta di un’operazione che potrebbe interessare chi non ha mai giocato l’originale e vuole partire con la versione migliore possibile, ma non crediamo che sia abbastanza per convincere chi ha già completato il gioco in passato.
E tu cosa ne pensi? Vale la pena tornare a giocare a Horizon Zero Dawn con questa nuova veste grafica? Ti piacciono le remaster o preferiresti che le risorse fossero dedicate a nuovi titoli? Facci sapere la tua opinione nei commenti!
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