La vittoria di AstroBot al GOTY 2024 ha lasciato molti senza parole. Un platformer esclusiva Sony, etichettato spesso come “gioco per bambini”, ha surclassato colossi come Final Fantasy 7 Rebirth, il DLC di Elden Ring: Shadow of the Erdtree, e persino perle indie come Balatro. Una scelta che ha generato accese discussioni, tra chi applaude l’innovazione e chi grida allo scandalo.
Perché AstroBot ha diviso il pubblico?
In tanti si chiedono come un titolo apparentemente “semplice” possa aver sbaragliato una concorrenza così agguerrita. I commenti si dividono:
- Pro AstroBot: è un gioco che sfrutta appieno la tecnologia della console, con un design colorato, emozionale e accessibile a tutti. Non è solo un platformer, ma un viaggio che unisce nostalgia e innovazione, facendo leva su un comparto sonoro curatissimo e un gameplay che diverte a tutte le età.
- Contro AstroBot: molti fan si lamentano del fatto che sia un’esclusiva Sony, limitando il pubblico. Inoltre, si critica il confronto con titoli più complessi come Final Fantasy 7 Rebirth o il DLC di Elden Ring, che rappresentano capolavori di game design nel loro genere.
La competizione: una battaglia dura
Il Game of the Year 2024 ha visto una selezione di titoli variegata e di altissimo livello:
- Final Fantasy 7 Rebirth: un caposaldo dei JRPG, amato per la profondità narrativa e il gameplay coinvolgente.
- Elden Ring: Shadow of the Erdtree: un DLC che espande un universo già premiato in passato.
- Balatro: un indie sorprendente, anche se meno conosciuto, che ha conquistato la critica per la sua originalità.
- Wukong: grande favorito dal pubblico, che ha impressionato per il suo gameplay fluido e la fedeltà alle leggende cinesi.
AstroBot, con il suo approccio “universale”, ha avuto la meglio, rappresentando quello che per molti è il concetto puro di videogioco: divertimento senza fronzoli.
Una vittoria meritata?
La giuria ha premiato AstroBot non solo per il gameplay e l’accessibilità, ma anche per la sua capacità di abbracciare emozioni e coinvolgimento, offrendo un pacchetto completo. Tuttavia, resta il dubbio: è giusto che un titolo esclusiva vinca un premio così prestigioso? In un’era dove il multipiattaforma domina, molti vedono questa scelta come un passo indietro.
L’opinione del pubblico: il Player’s Voice
Un altro dato interessante emerge dal premio Player’s Voice, dove il pubblico vota il proprio preferito. Qui, AstroBot non ha avuto lo stesso successo. Wukong ha dominato, seguito da titoli come Genshin Impact e Zenless Zone Zero, dimostrando come il pubblico abbia gusti diversi rispetto alla critica.
La vittoria di AstroBot al GOTY 2024 è un simbolo di come il videogioco possa essere visto in maniera diversa da critica e pubblico. Se da un lato si premia la semplicità e la gioia pura, dall’altro si rischia di sottovalutare produzioni più complesse e innovative. Tu cosa ne pensi? Faccelo sapere nei commenti!
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