È successo ancora, e stavolta con la PlayStation 5 Pro 30th Anniversary Limited Edition. Un oggetto di culto per chi ama il mondo del gaming e le console da collezione, reso quasi impossibile da ottenere a causa dell’invasione dei bagarini, sempre pronti a rovinare tutto.
Prezzo originale? 1.099,99 euro. Prezzo dai bagarini? Dai 3.000 ai 5.000 euro! Uno scempio totale, uno sfruttamento ingiustificato che fa indignare chiunque. Certo, questa è una console in edizione limitata, e si sa che i pezzi pregiati vanno a ruba in fretta. Ma qui siamo oltre la comprensione. Non c’è limite all’avidità di certe persone, e la cosa peggiore è che c’è sempre chi cade in questo tranello, dando da mangiare a questi personaggi.
Ma chi compra da queste persone?
E qui viene il vero nodo della questione: chi compra a questi prezzi è, per usare un eufemismo, parte del problema. Se nessuno acquistasse da loro, questi bagarini non esisterebbero, o almeno non avrebbero la possibilità di lucrare così tanto. Eppure, ogni volta che si verifica un’esclusiva di qualche tipo, ecco che puntualmente vediamo questi furbetti del quartiere aumentare i prezzi in modo vergognoso.
Il problema della scarsità
Non fraintendiamoci, la colpa non è solo dei bagarini. Anche le aziende hanno la loro parte di responsabilità. PlayStation, come tante altre case produttrici, lancia queste edizioni limitate sapendo che la domanda sarà molto superiore all’offerta. E cosa succede? Che i siti crollano, gli utenti non riescono a concludere l’acquisto, e dopo pochi minuti vediamo il tutto esaurito. Non ci vuole molto prima che le stesse console appaiano magicamente su eBay o altri siti simili, a prezzi gonfiati, pronti a far ingrassare i soliti noti.
È un gioco sporco, e le uniche vittime sono coloro che vorrebbero godersi questi prodotti senza dover vendere un rene per ottenerli.
Viene da chiedersi: perché non si fa nulla per fermare tutto questo? Possibile che non si riesca a trovare una soluzione? Una delle risposte più semplici sarebbe limitare il numero di pezzi acquistabili da una singola persona. Magari con un sistema più rigido per identificare i veri acquirenti dai bagarini.
E poi ci sono gli acquirenti stessi. Cari collezionisti e appassionati, smettetela di arricchire questi individui! Finché ci sarà chi pagherà queste cifre esorbitanti, i bagarini continueranno a fare il loro gioco. E noi, utenti comuni, ci ritroveremo sempre nella stessa situazione: guardare da lontano qualcosa che sarebbe stato nostro, a un prezzo giusto, solo se avessimo avuto una possibilità reale di comprarlo.
Che altro dire? Forse sono solo sfoghi di un gamer amareggiato, ma una cosa è certa: questa storia dei bagarini non finirà mai finché non si agisce. Che siano le aziende a imporre regole più rigide, o i consumatori a boicottare chi vende a prezzi assurdi, qualcosa deve cambiare.
E a chi continua a comprare da queste persone: siete parte del problema. Non ve la prendete se poi non c’è più nulla di accessibile a prezzi umani.
Cosa ne pensi di questa piaga del mercato? Faccelo sapere nei commenti, la tua opinione è importante! Se anche tu sei stufo di vedere i prezzi schizzare alle stelle, condividi l’articolo con chi potrebbe essere interessato a discuterne.
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