Hai mai avuto un controller in mano e ti sei trovato a giocare a un videogioco che non ti piaceva davvero, solo per ottenere dei trofei? Magari eri stanco e annoiato, ma continuavi a giocare perché volevi quel trofeo digitale. Questo succede più spesso di quanto pensiamo. Ci sentiamo quasi costretti a finire anche i giochi che non ci piacciono, solo per dimostrare agli amici che ce l’abbiamo fatta. Ma perché facciamo tutto questo?
La pressione sociale e la voglia di dimostrare il nostro valore
I trofei e gli achievement sono stati creati per rendere i videogiochi più divertenti e per darci sfide in più. Inizialmente erano solo qualcosa di personale, un modo per sentirci bravi e migliorare. Adesso, però, questi trofei sono diventati come una gara tra amici per vedere chi ha fatto di più. Completiamo giochi che non ci piacciono solo per dimostrare quanto siamo bravi, anche se il gioco è noioso o ripetitivo.
Ma chi ce lo fa fare? La risposta è semplice: vogliamo sentirci parte del gruppo e non restare indietro rispetto agli altri. Quante volte hai continuato a giocare solo perché tutti i tuoi amici stavano raccogliendo trofei? Se gli amici si vantano di tutti i loro trofei, sembra brutto avere una libreria di giochi piena di incompleti. E così, anche un gioco che ci annoia diventa qualcosa che dobbiamo finire per forza.
Completare o divertirsi?
C’è una grande differenza tra voler finire un gioco che ci piace davvero e sentirci costretti a completare un gioco solo per il trofeo. Quando giochiamo solo per i trofei, perdiamo il vero motivo per cui amiamo i videogiochi: divertirci. Pensa a un gioco che ti è piaciuto davvero, come The Witcher 3, dove ogni missione era emozionante. Ora, pensa a un gioco che hai continuato solo per raccogliere tutti i collezionabili, come un qualsiasi Assassin’s Creed. Ti ricordi quante ore hai speso in attività noiose e ripetitive, senza più divertimento, solo per ottenere un trofeo?
Questo ci fa dimenticare che il valore di un videogioco sta nel divertimento che ci offre, non nei trofei che sblocchiamo. A volte pensiamo che “vincere” un gioco significhi sbloccare ogni singolo trofeo, anche se questo vuol dire passare 40 ore a raccogliere piume virtuali nel vento (ciao, Assassin’s Creed II!). Ma quando la caccia ai trofei diventa l’unico motivo per cui stiamo giocando, dovremmo fermarci e chiederci: è ancora divertente?
Lasciare andare: perché è importante
A volte, la cosa migliore è lasciare andare un gioco che non ci diverte più. Non è una sconfitta, anzi, è una piccola vittoria personale. Lasciar perdere un gioco significa riprendere il controllo del nostro divertimento, e questa è una vera vittoria. Scegliere il nostro divertimento e la nostra felicità, invece di perdere ore dietro a sfide noiose, ci fa riscoprire la vera essenza del giocare. Il tempo è prezioso, e passare ore e ore a rincorrere trofei in giochi che non ci piacciono è uno spreco. Impiega quel tempo per scoprire un nuovo gioco che ti entusiasma davvero.
Dovremmo ricordarci che accendiamo la console per divertirci. Se il gioco non ci diverte più, va bene lasciarlo perdere. E gli amici? Quelli veri capiranno e, forse, ci seguiranno nel divertirsi di più piuttosto che inseguire trofei che nessuno ricorderà.
Torniamo a divertirci!
Quindi, la prossima volta che giochi a qualcosa che non ti piace più, chiediti: è questo il motivo per cui gioco ai videogiochi? La risposta probabilmente sarà “no”. Torniamo a scegliere i giochi che ci fanno divertire e che ci fanno stare svegli la notte per l’entusiasmo. Il mondo dei videogiochi è enorme e pieno di avventure fantastiche: non sprechiamolo inseguendo trofei senza senso.
Che ne pensi? Ti è mai capitato di essere intrappolato nella spirale del completismo? Raccontaci la tua esperienza nei commenti qui sotto e condividi questo articolo con i tuoi amici che non riescono ancora a smettere di inseguire quell’ultimo trofeo impossibile! Segui il nostro sito sui social per non perdere altre riflessioni sul meraviglioso (e a volte un po’ stressante) mondo dei videogiochi!