Se ti dicessimo che esiste un clone di Donkey Kong approvato direttamente da Nintendo, ci crederesti?
Sembra una follia, eppure è successo davvero. La storia di Crazy Kong è una delle pagine più strane e surreali dell’epoca d’oro dei videogiochi.
Quando Nintendo non riusciva a stare dietro al successo

All’inizio degli anni ’80 Donkey Kong esplose letteralmente. La richiesta di cabinati era talmente alta che Nintendo non riusciva nemmeno lontanamente a produrli tutti. Una situazione da sogno, certo, ma anche un enorme problema logistico.
Ed è qui che entra in scena Crazy Kong.
Nintendo decise di sfruttare l’occasione e concesse alla società giapponese Falcon la licenza per realizzare una versione alternativa di Donkey Kong. Non una copia pirata, attenzione: un gioco ufficiale.
I patti fra Nintendo e Falcon
L’accordo era chiaro: Falcon pagava a Nintendo 100.000 dollari subito, più 10.000 yen di royalties per ogni cabinato prodotto.
Un’unica, importantissima condizione: i cabinati di Crazy Kong non potevano essere venduti fuori dal Giappone.
Nintendo voleva evitare che il mercato estero, soprattutto quello americano, venisse “sporcato” da una versione meno curata del loro successo planetario.
Tutto bene, finché non è andato tutto malissimo
E com’è andata a finire?
Beh… se anche noi qui in Italia abbiamo visto Crazy Kong nei bar e nelle sale giochi, puoi immaginare che non sia andata proprio come speravano.
I cabinati cominciarono a circolare fuori dal Giappone, approdando perfino negli Stati Uniti.
Un bel problema, perché Nintendo of America non aveva mai dato il via libera a questa operazione, e anzi, era ben consapevole dell’accordo limitato al solo Giappone.
Risultato?
Nintendo annullò l’accordo con Falcon e fece il possibile per far sparire Crazy Kong dai mercati esteri. Una mossa inevitabile per proteggere il brand, ma che ha reso Crazy Kong una leggenda underground per chiunque amasse i videogiochi negli anni ’80.
Conoscevi questa storia assurda?
Ti era mai capitato di trovare un cabinato di Crazy Kong? Oppure ci hai giocato senza nemmeno sapere che non era il vero Donkey Kong?
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