“Non lasciarli fondersi.”
È questo il motto che campeggia su Cronos: The New Dawn, il nuovo progetto horror firmato Bloober Team.
Una frase che non solo anticipa un’idea di gameplay, ma suona anche come un messaggio nascosto: mischiare survival horror e produzione tripla A oggi è una scommessa rischiosa.
Eppure, dopo l’applauditissimo remake di Silent Hill 2, il team polacco ci riprova, spingendo ancora più forte sul pedale del “Gameplay First”, lasciando da parte l’approccio ultra narrativo di Layers of Fear e Observer.
Cronos: la storia tra apocalisse e viaggi nel tempo
L’ambientazione è una Cracovia alternativa, ribattezzata “New Dawn”.
Qui ci muoveremo tra due linee temporali: il passato felice degli anni ’80 e un futuro devastato dall’evento noto come Il Cambiamento, che ha trasformato gli esseri umani in mostri mutanti chiamati Orfani.
Il nostro compito?
Viaggiare nel tempo per salvare le menti più brillanti prima che l’apocalisse si compia, assorbendo le loro anime e cercando di cambiare il destino del mondo.
Sembra semplice, vero?
Spoiler: non lo sarà per niente.
Un gameplay da veri sopravvissuti
Cronos punta a un gameplay solido e brutale, sulla scia di Dead Space.
Controlleremo il nostro Viaggiatore attraverso una pesante tuta da sub, pronti a:
- Combattere con armi da fuoco modulabili: pistola, fucile, mitragliatrice, lanciarazzi.
- Sfruttare modalità di fuoco alternative per adattarsi alle situazioni.
- Gestire le risorse per sopravvivere e per… bruciare i cadaveri.
Esatto: gli Orfani morti non sono il vero problema.
Se li lasci a terra, altri mostri possono assimilare i loro corpi e mutare in forme ancora più letali.
Devi decidere quando e dove combattere.
Bruciare i cadaveri consuma risorse preziose. Ignorarli, invece, può condannarti a morte nel momento peggiore.
Un sistema geniale che richiama certe meccaniche survival vecchia scuola, come i Crimson Heads di Resident Evil.
Level design e atmosfera: un mix esplosivo
Il design dei livelli si ispira direttamente al remake di Resident Evil 2:
ambientazioni labirintiche, ritorni su vecchi percorsi, nuove aree sbloccabili solo più avanti.
L’atmosfera, invece, mescola:
- Horror sci-fi ispirato a Dead Space e La Cosa di John Carpenter
- Viaggi temporali e dramma psicologico à la DARK
- Una forte impronta polacca, con riferimenti alla vera Nowa Huta e agli anni bui del comunismo.
Il risultato promette un setting denso, malinconico e spaventoso, perfetto per un survival horror ambizioso.
Una scommessa rischiosa
Se guardiamo al mercato, la situazione è tesa:
Callisto Protocol e Alone in the Dark hanno floppato, mentre Alan Wake 2 e il remake di Resident Evil 4 si sono salvati per il rotto della cuffia.
Anche il remake di Dead Space, per quanto osannato, non ha venduto come sperato.
Cronos si muove in un territorio pericoloso:
senza una fanbase storica, senza il marchio di un grande editore alle spalle, ma con idee forti e una produzione che punta in alto.
Riuscirà Bloober Team a spezzare la maledizione?
La nostra opinione
Noi siamo sinceri: Cronos: The New Dawn ci intriga da morire.
Il sistema di mutazione dei mostri, l’ambientazione alternativa, il level design ragionato… tutto grida “progetto passionale” da ogni pixel.
Ma sarà abbastanza per sfondare nel mercato attuale?
Lo scopriremo presto: il gioco è atteso entro il 2025 su PC, PS5 e Xbox Series X|S.
Nel frattempo, dicci la tua: pensi che Bloober Team abbia trovato la formula giusta?
Parliamone nei commenti, seguici su Instagram e condividi l’articolo con chi ama il survival horror vero.
Restiamo vivi… per ora.