Oggi affrontiamo una domanda davvero interessante e un po’ controversa: un DLC può competere per il titolo di Gioco dell’Anno (GOTY)? Per esempio, il DLC di Elden Ring: Shadow of the Erdtree è stato nominato tra i candidati per il GOTY 2024. Ma questo ha aperto un grande dibattito: un’espansione può davvero essere considerata un gioco completo, tanto da meritare un premio così importante? Proviamo a rispondere insieme.
DLC e il valore del premio GOTY
Un DLC è un’espansione che arricchisce un gioco principale. Non è un gioco nuovo, ma piuttosto un’aggiunta che offre nuove avventure, personaggi e contenuti extra collegati al titolo originale. Nel caso di Shadow of the Erdtree, molti degli elementi sono ripresi direttamente dal gioco base. Quindi, ha senso paragonare un DLC a giochi completamente nuovi? Questa domanda è cruciale perché le differenze tra un gioco intero e un DLC sono profonde, sia in termini di sviluppo che di originalità dell’esperienza offerta.
I Game Awards sono un evento molto seguito, che può dare grande visibilità e aumentare le vendite dei giochi premiati. Vincere il GOTY può significare un enorme aumento di attenzione e successo commerciale, con il titolo che torna in cima alle classifiche di vendita.
Alcuni però pensano che far competere un DLC nella categoria principale possa sminuire il valore del premio, mettendo insieme giochi troppo diversi. Anche se Elden Ring e il suo DLC sono molto popolari, questo non significa che portino qualcosa di veramente nuovo nel mondo del gaming.
La popolarità non sempre equivale a innovazione: un DLC, anche se amato, si basa su elementi già esistenti e non sempre introduce nuove meccaniche o un’esperienza diversa. Quando parliamo di innovazione, ci riferiamo all’introduzione di qualcosa che cambia le regole del gioco, un salto in avanti che i DLC non sempre sono in grado di offrire.
L’importanza dell’originalità
Un punto importante è l’originalità. Nei criteri del Game of the Year non si dice chiaramente che un gioco deve essere completamente nuovo, ma molti fan e critici pensano che un candidato al GOTY dovrebbe offrire qualcosa di originale e innovativo. L’originalità è spesso ciò che separa un buon gioco da un grande gioco, quello che riesce a lasciare il segno e che viene ricordato negli anni. Un DLC come Shadow of the Erdtree espande qualcosa che conosciamo già, ma non cambia davvero le regole del gioco.
Per questo motivo, alcuni credono che le espansioni dovrebbero avere una categoria a parte dedicata solo a loro. La creazione di una categoria per DLC permetterebbe di celebrare il lavoro degli sviluppatori che riescono ad aggiungere valore ai giochi esistenti, senza però entrare in competizione con titoli nuovi e completi.
Non va dimenticato che molti giochi vincenti del GOTY sono riusciti a imporsi proprio grazie alla loro capacità di offrire qualcosa di mai visto prima. Pensa a titoli come Breath of the Wild o The Witcher 3: entrambi hanno portato una ventata di novità e nuove modalità di gioco che hanno cambiato le aspettative dei giocatori. Un DLC, per quanto possa essere ben fatto, non ha lo stesso livello di innovazione che un titolo creato da zero può portare.
Un DLC può essere considerato un vero “nuovo gioco”?
Immagina se il DLC Shadow of the Erdtree fosse stato chiamato Elden Ring 2. Probabilmente nessuno avrebbe avuto dubbi sulla sua candidatura. Il nome avrebbe fatto sembrare questo contenuto come un gioco nuovo di zecca, invece che una semplice espansione.
Ma la verità è che un DLC non è un gioco indipendente: ha bisogno del gioco base per esistere e si basa su una struttura già esistente. Anche se ci sono nuovi contenuti, non possiamo definirlo una vera esperienza a sé stante. Gli aspetti principali che fanno di un gioco un candidato al GOTY – come la creazione di un nuovo mondo, nuovi personaggi e nuove meccaniche di gioco – sono già stati sviluppati nel gioco originale.
Se un DLC venisse presentato come un titolo completamente nuovo, questo potrebbe confondere i giocatori e farli credere che ci siano molte più novità di quante ce ne siano davvero. La forza di un DLC sta nell’espandere e migliorare un gioco già esistente, non nel rivoluzionarlo da capo.
Quindi, anche se Shadow of the Erdtree introduce nuove sfide e una trama aggiuntiva, non possiamo dire che si tratti di un gioco “nuovo” nel senso più puro del termine. Questo punto è cruciale per comprendere perché molte persone credono che i DLC non dovrebbero competere per il GOTY insieme ai titoli completi.
Il punto di vista di chi difende i DLC
Ci sono anche persone che difendono la candidatura dei DLC. Shadow of the Erdtree non è solo un’aggiunta qualsiasi; è un’espansione che introduce nuove storie, nuove sfide e, in certi casi, migliora anche il gameplay originale. Questo è particolarmente importante quando un DLC riesce a migliorare il gioco base e a portare un’esperienza di qualità superiore a quella iniziale. Quando un DLC riesce a migliorare l’esperienza del giocatore e offre contenuti di alta qualità, può essere giusto considerarlo al pari di un gioco completo.
Alcuni giocatori vedono nei DLC l’opportunità di espandere un mondo che hanno già amato, e in questo senso, il valore affettivo di un DLC è molto alto. Non si tratta solo di aggiungere nuove missioni o livelli, ma di riportare i giocatori in un universo che già conoscono e amano, aggiungendo ulteriore profondità e dettagli alla storia originale. Questo crea un legame speciale con i fan, che sono spesso molto più disposti a tornare a giocare un titolo se sanno che ci sono nuove storie e avventure da vivere.
Ma questo basta per essere un Game of the Year? Un vero GOTY dovrebbe essere un’esperienza completa e innovativa, con nuove idee, una storia unica e meccaniche che offrono qualcosa di davvero speciale. Alcuni pensano che l’obiettivo del GOTY sia premiare la migliore esperienza di gioco, che sia un gioco intero o un’espansione.
Altri invece credono che sia importante fare una distinzione tra giochi completi e DLC per mantenere la competizione equa. Secondo questa visione, il GOTY dovrebbe premiare titoli che spingono avanti l’intero medium, piuttosto che espansioni che, per quanto valide, non hanno lo stesso impatto creativo e innovativo.
Conclusione: DLC al GOTY, sì o no?
Alla fine, la domanda rimane: un DLC come Shadow of the Erdtree dovrebbe poter competere per il GOTY? In sintesi, abbiamo visto che c’è una differenza tra un DLC e un gioco completamente nuovo, che l’originalità è importante e che ci sono opinioni diverse su cosa dovrebbe essere un Game of the Year. Alcuni pensano che un DLC di alta qualità possa meritare il titolo, mentre altri credono che ci debba essere una distinzione chiara per preservare l’integrità del premio.
Forse la soluzione migliore sarebbe creare una categoria dedicata ai DLC e alle espansioni, così da dare loro il giusto riconoscimento senza farli competere direttamente con i giochi completi. In questo modo, si potrebbe apprezzare il valore delle espansioni senza confonderle con i giochi nuovi e innovativi.
Creare una categoria separata per i DLC potrebbe non solo risolvere questo problema, ma anche dare più visibilità agli sforzi degli sviluppatori nel creare contenuti aggiuntivi di alta qualità. Questo incoraggerebbe più studi a investire nelle espansioni, sapendo che ci sarebbe un riconoscimento ufficiale per il loro lavoro. Inoltre, permetterebbe ai giocatori di confrontare i DLC tra di loro, creando una competizione più equa e dando spazio anche ai piccoli studi che realizzano espansioni creative e innovative.
E tu cosa ne pensi? Sei d’accordo che un DLC possa essere candidato al GOTY, o credi che sia meglio separare le due cose? Facci sapere nei commenti e seguici sui social per non perderti le prossime discussioni sul mondo del gaming! Amiamo ascoltare le vostre opinioni, perché ogni punto di vista arricchisce il dibattito e ci aiuta a capire meglio dove sta andando l’industria dei videogiochi. La tua opinione conta, quindi non essere timido e partecipa alla conversazione!