Quando la politica si mescola al mondo dei videogiochi, spesso il risultato è un pasticcio. Questa volta, però, si è andati oltre: un recensore di IGN ha dichiarato apertamente che toglierà punti ai giochi che includeranno sulla mappa il Golfo d’America, nome imposto dagli Stati Uniti al posto del classico Golfo del Messico. Una presa di posizione che ha scatenato reazioni forti e che mette in discussione l’etica nelle recensioni videoludiche.
Il caso: un recensore di IGN minaccia di abbassare i voti
La polemica nasce da una dichiarazione fatta su X (ex Twitter) da Leana Eer, recensore di IGN, che ha scritto:
“Toglierò un punto intero dalla recensione di qualsiasi futuro gioco che conterrà sulla mappa il Golfo d’America”
Una frase che lascia poco spazio all’interpretazione e che ha scatenato immediate polemiche. Il problema, infatti, non è solo il contenuto della dichiarazione, ma l’implicazione: un recensore che decide arbitrariamente di penalizzare un gioco per un motivo politico e non per la qualità del titolo stesso.

Questa presa di posizione arriva dopo che Donald Trump, il 30 gennaio, ha formato l’ordine esecutivo 14.162, che prevede la rinomina del Golfo del Messico in Golfo d’America per la porzione di mare che tocca gli Stati Uniti. Una mossa discutibile, certo, ma che dovrebbe riguardare la politica e non l’industria videoludica.
IGN e l’etica nelle recensioni: un problema sempre più grande
IGN è una delle testate più influenti nel settore dei videogiochi. Proprio per questo, un comportamento del genere mina ancora di più la credibilità delle recensioni, già messe in discussione negli ultimi anni per diverse controversie legate alla trasparenza e all’obiettività dei voti.
Un recensore che dichiara apertamente di manipolare i punteggi per un motivo politico solleva molte domande:
• Le recensioni di IGN sono affidabili? Se un recensore può alterare i voti per una questione personale, chi garantisce che altre recensioni non siano influenzate da bias o pressioni esterne?
• IGN prenderà provvedimenti? Se la testata non interviene, sta implicitamente accettando questo tipo di comportamento, con il rischio di perdere ulteriormente la fiducia del pubblico.
• Quanto può influire un voto manipolato sulle vendite di un gioco? Le recensioni influenzano le scelte d’acquisto, e una valutazione negativa potrebbe danneggiare un titolo ingiustamente.
Videogiochi e politica: un confine che va rispettato
I videogiochi spesso trattano temi politici, ma c’è una differenza tra raccontare una storia che include elementi politici e usare la politica per giudicare un gioco. Il compito di un recensore dovrebbe essere quello di valutare il gioco per quello che è: gameplay, storia, grafica, sonoro. Non per il nome di una porzione di mare su una mappa.
Un gioco ambientato nell’America moderna, ad esempio, dovrebbe rispecchiare la realtà, e se il governo americano decide di chiamare una zona “Golfo d’America”, un titolo ambientato in quel contesto dovrebbe rifletterlo senza penalizzazioni nel voto.
Conclusione: IGN deve intervenire
Questa vicenda è un altro tassello nella crescente sfiducia verso IGN e il sistema delle recensioni nel gaming. Un recensore che dichiara apertamente di modificare i voti per motivi politici mette in discussione tutta la credibilità della testata.
Se IGN non prende provvedimenti, rischia di confermare l’idea che le recensioni siano guidate da preferenze personali piuttosto che dalla qualità dei giochi. Il pubblico, nel frattempo, ha tutto il diritto di chiedersi: possiamo ancora fidarci delle recensioni IGN?
Che ne pensi di questa situazione? Pensi che IGN dovrebbe prendere provvedimenti? Discutiamone nei commenti!