Dopo anni di attesa, Mario & Luigi: Fraternauti alla Carica è arrivato come nuovo capitolo della famosa serie RPG dei due fratelli idraulici. Purtroppo, sembra non aver capito cosa ha reso i giochi precedenti così speciali. Nintendo ha cercato di sfruttare la nostalgia dei fan, ma il risultato non è all’altezza delle aspettative. Anche se il gioco ha alcuni aspetti positivi, si perde in errori e problemi che lo rendono difficile da considerare un degno successore della serie. Non ci sono innovazioni significative, e il gioco sembra troppo attaccato al passato, senza fare nulla di nuovo per renderlo davvero interessante.
Un’esplorazione noiosa
L’idea del gioco è affascinante: Mario e Luigi devono navigare su un’isola-nave per scoprire nuove isole e segreti. Ma nella pratica, questa promessa di avventura diventa qualcosa di monotono e poco coinvolgente. La mappa dell’oceano è noiosa e consiste solo nel selezionare una destinazione e aspettare che si arrivi. Non c’è un vero senso di scoperta, e non è nemmeno lontanamente paragonabile a giochi come The Legend of Zelda: The Wind Waker.
Ogni nuova isola sembra già vista, con temi classici come il deserto, il ghiaccio e il vulcano. Non c’è nulla che renda queste isole uniche, e l’esplorazione diventa ripetitiva e priva di sorprese. Per un gioco che dovrebbe incoraggiarti a scoprire nuove cose, questo è davvero un grande peccato.
Troppo facile e spiegato
Un grosso problema di Fraternauti alla Carica è che sembra pensato solo per i bambini più piccoli. Ci sono troppi tutorial e dialoghi che spiegano ogni cosa, passo dopo passo. Il personaggio di Snoutlet, che dovrebbe aiutarti, non fa altro che ripetere le stesse informazioni, rallentando il gioco. Questo modo di fare rende il ritmo molto lento e può diventare noioso per chiunque abbia più di 12 anni. I vecchi giochi della serie erano più intuitivi e lasciavano ai giocatori il compito di capire le cose da soli, mentre qui ogni dettaglio viene spiegato fino allo sfinimento. Questo rende tutto troppo facile e poco stimolante.
Mario & Luigi: Fraternauti alla Carica: dialoghi e storia poco interessanti
Un altro problema del gioco è la qualità della scrittura. I vecchi giochi di Mario & Luigi erano pieni di umorismo intelligente e battute divertenti, ma qui le gag sono ripetitive e spesso non fanno ridere. Anche i personaggi secondari non sono interessanti e non riescono a coinvolgere il giocatore. La storia cerca di parlare di temi come l’amicizia e i pericoli dell’isolamento, ma lo fa in modo molto superficiale.
Personaggi come Snoutlet e il cattivo principale non hanno molta personalità e ripetono sempre le stesse cose. I dialoghi sono spesso troppo lunghi e non riescono a intrattenere, rendendo la storia noiosa e poco coinvolgente. Questo è un grande passo indietro per una serie che ha sempre fatto dell’umorismo e della caratterizzazione il suo punto di forza.
Luigi messo in ombra
Una delle cose migliori della serie Mario & Luigi era la collaborazione tra i due fratelli, che dovevano lavorare insieme per risolvere puzzle e superare ostacoli. In Fraternauti alla Carica, però, Luigi sembra solo un personaggio di supporto. Spesso le sue azioni vengono eseguite automaticamente, togliendo al giocatore la possibilità di controllarlo davvero.
Luigi sembra quasi un personaggio non giocabile (NPC), invece che un vero protagonista. Questo rende il gameplay meno interattivo e meno divertente. Non ci sono più quei momenti in cui dovevi combinare le abilità di entrambi per risolvere i problemi, e questo toglie molto alla dinamica del gioco. È un vero peccato vedere Luigi così sottoutilizzato, dato che la sua presenza attiva era una parte fondamentale del divertimento e del senso di partnership che rendeva la serie unica.
Problemi tecnici
Dal punto di vista tecnico, Fraternauti alla Carica ha parecchi problemi che non ci saremmo aspettati da un titolo Nintendo. Il gioco soffre di seri cali di framerate ogni volta che ci si sposta nel mondo di gioco, compromettendo la fluidità dell’esperienza. Elementi ambientali come l’acqua, la lava o il vento mettono sotto stress il motore grafico, rallentando tutto e rendendo l’esplorazione spesso frustrante.
Questi problemi di performance non solo rovinano la bellezza visiva del gioco, ma influiscono anche sulla giocabilità, specialmente durante i segmenti di piattaforme, che diventano molto più difficili e noiosi del dovuto. Inoltre, i tempi di caricamento sono particolarmente lenti, interrompendo spesso il ritmo dell’azione proprio nei momenti più critici. Questo continuo alternarsi di attese e rallentamenti fa perdere gran parte del divertimento e rende difficile immergersi pienamente nell’avventura.
Questi difetti tecnici risultano particolarmente sorprendenti e deludenti per un gioco Nintendo, conosciuto in genere per la cura nei dettagli e per la qualità delle sue produzioni. Invece di offrire un’esperienza fluida e piacevole, Fraternauti alla Carica finisce per diventare una serie di frustranti attese e momenti di poca soddisfazione, compromettendo il divertimento che ci si aspetterebbe da un gioco del genere.
I combattimenti salvano un po’ la situazione
Nonostante tutto, ci sono degli aspetti positivi. Il sistema di combattimento a turni funziona bene e le animazioni sono fluide e divertenti. I combattimenti sono probabilmente la parte migliore del gioco. I nuovi Battle Plugs, che permettono di migliorare le abilità di Mario e Luigi, aggiungono un po’ di strategia e rendono gli scontri interessanti. Le mosse cooperative tra i due fratelli durante le battaglie ricordano i bei momenti dei giochi precedenti e portano un po’ di quella magia che manca altrove.
Tuttavia, anche i combattimenti possono diventare ripetitivi dopo un po’. La varietà nelle sfide non è sufficiente a mantenere sempre alto l’interesse. I nemici non sono abbastanza diversificati e spesso si ripetono gli stessi schemi di attacco, facendo sembrare ogni scontro uguale a quello precedente. Nonostante questi difetti, il combattimento rimane comunque uno degli aspetti più divertenti del gioco e almeno riesce a ricordare cosa ha reso grande la serie in passato.
Un finale lungo e ripetitivo
Purtroppo, anche i combattimenti perdono un po’ del loro fascino verso la fine del gioco. Le ultime ore diventano troppo lunghe e ripetitive, e non aggiungono nulla di veramente nuovo o interessante. Il gioco sembra trascinare il giocatore da un’area all’altra, ripetendo le stesse situazioni e meccaniche fino alla noia, senza offrire momenti di vera crescita o scoperta. L’assenza di nuove abilità, nemici diversi o cambiamenti nel gameplay durante la fase finale contribuisce a questa sensazione di stanchezza.
Gli scontri finali sono certamente un po’ più impegnativi, ma la loro difficoltà non riesce a compensare la monotonia e la stanchezza accumulata durante l’ultima parte dell’avventura, risultando più frustranti che emozionanti. Inoltre, la trama non offre un finale coinvolgente o sorprendente: non ci sono colpi di scena, sviluppi dei personaggi o conclusioni soddisfacenti che possano giustificare l’impegno richiesto per arrivare fino alla fine.
Questo lascia il giocatore con un forte senso di incompletezza e di delusione, come se tutto l’impegno investito non fosse stato adeguatamente ricompensato.
Conclusione
Mario & Luigi: Fraternauti alla Carica è un ritorno deludente per una serie che un tempo sapeva unire umorismo, avventura e gameplay innovativo. Anche se il sistema di combattimento è ancora solido e ci sono alcune idee interessanti, il gioco manca di anima e non riesce a mantenere l’eredità dei suoi predecessori. Problemi tecnici, scrittura debole e il ruolo ridimensionato di Luigi rendono difficile consigliare questo gioco, specialmente a chi ha amato i vecchi capitoli. Fraternauti alla Carica mostra che un nome famoso non è sufficiente per creare un grande gioco.
Speriamo che la serie Mario & Luigi possa tornare a brillare in futuro, ma per ora questo capitolo è una delusione. Se hai giocato a Mario & Luigi: Fraternauti alla Carica, dicci cosa ne pensi nei commenti qui sotto! Seguici sui social per altre recensioni, notizie e aggiornamenti sul mondo dei videogiochi.