Hai visto il trailer di Paradise e ti sei gasato? Dai, è successo anche a noi. Città iper-dettagliate, IA avanzatissima, interazioni con NPC in tempo reale, economia crypto, perfino un’app dedicata. Sembra il sogno di ogni gamer.
Ne avevamo già parlato qui → Paradise, il gioco che potrebbe cambiare tutto
All’inizio ci avevano incuriosito. Ma adesso, dopo le ultime “novità”, tocca fare un check serio. Perché a furia di trailer patinati e promesse overkill, qualcosa ha iniziato a puzzare.
Peccato che, scavando un po’, il sogno inizia a puzzare di fumo… e non solo per colpa del filtro cyberpunk nei trailer.
Paradise è su Steam… ma non si gioca
Sì, Paradise è apparso ufficialmente su Steam. Il rilascio era previsto per il 2 aprile, ma al momento è ancora segnato come “in arrivo” e in accesso anticipato. Nessuna demo, nessuna build scaricabile. Solo wishlist e promesse.
E anche il Playtest ufficiale è disattivato. Quindi, a conti fatti: su Steam c’è, ma non puoi provarlo.
Un’AMA per salvarsi la faccia?
Il 30 marzo, il team di Paradise ha fatto una live AMA su YouTube e Steam, dove ha mostrato qualche interazione con NPC e ha risposto a domande dal pubblico.
Ok, qualcosa si muove. Ma quanto di quello che abbiamo visto era reale gameplay e quanto era una demo guidata? L’impressione, anche guardando la regia della diretta, è che fosse tutto ultra-scriptato. Nessuna interazione vera, nessuna spontaneità. E ancora una volta: nessuna build pubblica.
Il sito ufficiale? Più marketing che game dev
E poi c’è il nuovo sito ufficiale Paradise. Grafica fighissima, zero info concrete. Ma tra le righe si trovano alcune novità interessanti:
- Token $PAR tornato magicamente in prima linea. Ricompense, staking, IDO, tutto come se non fosse mai sparito.
- Marketplace NFT per comprare armi, case, veicoli… con soldi veri.
- ParadiseApp, un’app mobile per gestire il tuo clan, fare missioni e — ovviamente — collegarti al wallet crypto.
- Roadmap aggiornata: rilascio demo PC (quando?), funzionalità multiplayer, connessione XRPL.
Insomma, un sacco di buzzwords… ma ancora niente gioco da provare.
La solita trappola a base di hype e token?
Siamo onesti: l’idea è intrigante. Ma i segnali sono tutti quelli di un progetto che vuole attirare investitori e utenti, senza aver costruito davvero nulla.
- Le “partnership” millantate con Epic e Pokimane sono state smentite.
- Gli asset sembrano riciclati da GTA V (ombrelloni inclusi).
- Il dev principale, Robert Lee, è introvabile.
- Nessuna build. Nessuna testata che l’ha provato. Solo parole.
Ok, ma allora… è una truffa?
Non lo possiamo dire con certezza. Ma ecco cosa possiamo dire: non esiste una prova tangibile che Paradise sia davvero giocabile o che ci sia qualcosa oltre trailer ben montati e una roadmap farcita di buzzwords.
E se qualcosa puzza di scam, spesso lo è.
Tu cosa ne pensi?
Hai già messo il gioco in wishlist? Stai seguendo lo sviluppo o sei già convinto che sia l’ennesima fuffa digitale? Scrivicelo nei commenti.
E se hai un amico che sta per spendere 500 euro in token PAR per comprarsi una villa virtuale con vista su un rendering… giragli questo articolo prima che sia troppo tardi.
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