Sony e il marchio PlayStation hanno avuto un anno decisamente complicato. Tra remake non necessari, licenziamenti e chiusure di studi, i fan iniziano a chiedersi quale sia il futuro della piattaforma. Non stiamo parlando di un collasso totale, ma di una fase di correzione di rotta che potrebbe cambiare per sempre il volto del gaming su PlayStation.
Negli ultimi mesi, diverse scelte aziendali hanno sollevato dubbi tra gli appassionati e gli analisti del settore. Vediamo i punti chiave della crisi PlayStation nel 2025.
Il caso Ballistic Studio: un remake fallimentare
Uno dei segnali più evidenti di questa fase di incertezza è la chiusura di Ballistic Studio, il team dietro il remake di Until Dawn per PlayStation 5. Questo titolo, che già girava perfettamente su PS5 in retrocompatibilità, è stato riproposto con un prezzo di 60$, senza aggiungere vere innovazioni al gameplay o alla grafica.

Il risultato? Vendite disastrose e la chiusura dello studio. Un esempio lampante di come Sony stia puntando su remake e remaster inutili, anziché investire in nuove IP.
Licenziamenti e chiusure: Sony sta davvero bene?
Un altro segnale preoccupante arriva dal gruppo di arti visive di San Diego, che ha ricevuto la notifica di chiusura e il licenziamento di tutti i dipendenti. Questo team forniva supporto tecnico e artistico per gli studi di Sony, lavorando a giochi come The Last of Us Part I e II.
Il problema? Un’azienda solida non licenzia personale su larga scala, anzi, assume nuove risorse per espandersi. Se Sony sta riducendo il personale in diversi studi, significa che qualcosa non sta funzionando a livello di gestione e investimenti.
La strategia fallimentare dei giochi live-service
Sony ha puntato molto sui giochi live-service, ma la maggior parte di questi progetti è stata un fallimento totale. Molti titoli sono stati cancellati prima ancora di vedere la luce, mentre altri, come Concord, sono stati ritirati dal mercato dopo appena due settimane.
L’azienda ha speso centinaia di milioni di dollari su questi progetti, senza ottenere il ritorno sperato. Una strategia rischiosa, che ora sta presentando il conto con tagli al personale e chiusure di studi.
Xbox pubblica più giochi su PlayStation di Sony stessa
Un altro dato sconcertante riguarda la line-up di esclusive PlayStation per il 2025. Mentre Microsoft sta portando diversi titoli su PS5 (ironia della sorte), Sony non ha ancora annunciato nulla di rilevante per quest’anno.
Molti fan iniziano a chiedersi: Sony ha un vero piano per il futuro? Continuerà a riproporre remake e remaster di giochi che già funzionano, oppure investirà finalmente in nuove IP?
Conclusioni: PlayStation è in pericolo?
Non siamo davanti a un crollo totale di PlayStation, ma è evidente che l’azienda sta attraversando una fase di crisi e riorganizzazione. I licenziamenti, la chiusura di studi e le scelte strategiche discutibili stanno minando la fiducia dei giocatori.
Cosa succederà nei prossimi mesi? Sony riuscirà a invertire la rotta o continuerà su questa strada rischiosa?
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