Lo scorso weekend abbiamo finalmente potuto provare la beta di Monster Hunter Wilds! Per la prima volta, tutti hanno avuto l’opportunità di testare il nuovo capitolo della famosa serie di caccia ai mostri, comodamente da casa. Noi non ci siamo fatti sfuggire l’occasione: con il nostro palico accanto e le armi giganti pronte, ci siamo tuffati in questa nuova avventura. Dobbiamo ammettere che siamo davvero entusiasti! Non vediamo l’ora che arrivi il 28 febbraio, quando il gioco uscirà per PC e console (sperando che non ci siano ritardi). Ma com’è stata la nostra esperienza con Monster Hunter Wilds durante la beta? Vediamolo insieme.
Un mondo più grande, ma è davvero meglio?
Il cuore di Monster Hunter rimane sempre lo stesso: cacciare mostri, raccogliere materiali, migliorare il nostro equipaggiamento e affrontare creature ancora più grandi e pericolose. In Wilds, però, la grande novità è la presenza di un vero Open World, il primo nella serie. A differenza di Monster Hunter World, dove le mappe erano grandi ma comunque chiuse, qui ci possiamo muovere liberamente tra le varie regioni senza interruzioni.
Durante la beta abbiamo esplorato la Windebene, un grande territorio piatto e molto ventoso, caratterizzato da cambiamenti climatici frequenti. Ogni bioma ha tre diversi stati, come il Sturzregen, una pioggia molto forte che fa uscire nuovi predatori come il potente Ray Dao. Anche se la mappa open world è davvero entusiasmante, bisogna dire che la libertà è limitata da alcuni percorsi obbligatori, che somigliano a “corridoi” simili a quelli visti in altri giochi, come per esempio in Final Fantasy XIII.
Monster Hunter Wilds: I nuovi mostri sono incredibili!
Durante la beta abbiamo affrontato quattro nuovi mostri principali, ognuno con abilità speciali. Il Chatacabra, ad esempio, è un enorme anfibio muscoloso che usa massi come armi. Poi c’è il Balahara, un grande verme che scava sotto terra, e infine il Ray Dao, un predatore molto pericoloso che compare solo durante i temporali, usando i fulmini per attaccare.
Quello che ci ha impressionato di più è stato il livello di dettaglio e la varietà dei mostri. Le loro animazioni, il modo in cui reagiscono all’ambiente e come ogni bioma influenza il loro comportamento sono davvero notevoli. Anche i mostri più piccoli, come i Taliot, rendono la mappa più viva: durante i temporali, i maschi si dispongono per proteggere le femmine, agendo come veri parafulmini. Un piccolo dettaglio che rende tutto più immersivo.
Gameplay: novità o tradizione?
Non c’è Monster Hunter senza un sacco di armi, e Wilds non fa eccezione. Abbiamo provato 14 tipi di armi, ognuna con i suoi movimenti speciali. Alcune armi sono state migliorate rispetto ai giochi precedenti: ad esempio, il martello ora può usare il suo attacco caricato più spesso, e l’energia lama si ricarica più velocemente.
Una delle novità più interessanti è il Focus Mode, che ti permette di mirare meglio ai punti deboli dei mostri per fare più danni. All’inizio eravamo scettici, pensando che fosse difficile da usare con le armi più lente, ma ci siamo ricreduti: il Focus Mode funziona benissimo con le meccaniche classiche del gioco. Hanno anche aggiunto il contrattacco e lo Scontro di Potere (una specie di braccio di ferro con il mostro): bloccare un attacco e rispondere subito dopo è davvero soddisfacente, soprattutto quando si riesce a fare al momento giusto.
Multiplayer: divertente, ma complicato
Monster Hunter è sempre stato un gioco pensato per il gioco di squadra, e Wilds non fa eccezione. Puoi giocare con altri tre cacciatori, e ci sono fino a 100 membri nella lobby generale. Questo significa che puoi trovare facilmente compagni di caccia e partecipare a eventi di gruppo, rendendo il gioco più interessante. Però, organizzare una sessione di caccia con gli amici è ancora un po’ complicato: bisogna essere nella stessa lobby, unirsi a un gruppo di connessione e, se si vuole esplorare liberamente, bisogna anche essere nello stesso “ambient group”. Speriamo che Capcom renda tutto più semplice nella versione finale del gioco.
Problemi tecnici: bene, ma non benissimo
Come ogni beta, anche Monster Hunter Wilds ha avuto i suoi problemi tecnici. Su PlayStation 5 il gioco è andato abbastanza bene, anche se ci sono state alcune texture poco definite e qualche problema con le luci. Su PC, invece, con una RTX 2080, abbiamo avuto più problemi: cali di framerate, lag persistente e texture di bassa qualità. C’è stato anche un glitch molto strano: durante una missione multiplayer, il nostro equipaggiamento è cambiato all’improvviso, come se avessimo preso quello del nostro compagno!
Nonostante questi problemi, è evidente che Capcom stia lavorando per migliorare il gioco: rispetto alla demo della Gamescom, la beta è sembrata più fluida e giocabile. C’è ancora tempo fino a febbraio per sistemare tutto, quindi speriamo per il meglio.
Divertente, ma c’è ancora da fare
Monster Hunter Wilds promette di essere un grande capitolo per la serie. Non cambia il gameplay che conosciamo, ma lo migliora con piccoli dettagli e una nuova struttura open world. I nuovi mostri sono spettacolari, il design delle aree è interessante e il Focus Mode aggiunge un po’ di strategia in più. Tuttavia, ci sono ancora alcuni aspetti da sistemare, soprattutto per quanto riguarda i problemi tecnici e la facilità del multiplayer.
Il 28 febbraio è segnato sul nostro calendario, e non vediamo l’ora di lanciarci in nuove avventure. E tu? Sei pronto a sfidare il Ray Dao e gli altri mostri di Wilds? Faccelo sapere nei commenti e unisciti alla nostra community per condividere le tue esperienze di caccia!
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