Con l’annuncio di Smite 2, Hi-Rez Studios e Titan Forge Games propongono un sequel che cerca di spingere oltre i limiti imposti dall’originale. Costruito con l‘Unreal Engine 5, questo nuovo capitolo promette un’esperienza visiva e di gioco migliorata, mantenendo però la base che ha reso Smite uno dei MOBA più apprezzati al mondo.
Il passaggio a Unreal Engine 5 rappresenta una rivoluzione per Smite 2. I miglioramenti sono visibili non solo nella qualità grafica, con ambienti e personaggi più dettagliati, ma anche nelle prestazioni, grazie a un’ottimizzazione pensata per piattaforme di nuova generazione come PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Anche il supporto per Steam Deck dimostra l’impegno nel fornire un’esperienza di gioco fluida su un’ampia varietà di dispositivi.
Il nuovo sistema di matchmaking è una delle innovazioni più interessanti. A differenza del precedente, questo sistema tiene conto non solo del livello complessivo del giocatore, ma anche delle prestazioni specifiche per ruolo e per dio scelto. Questo dovrebbe garantire partite più equilibrate, ma potrebbe anche rappresentare una sfida per i giocatori meno versatili, costringendoli a migliorare in più aree del gioco.
Aneddoti e bug rilevati
Come accade spesso nelle prime fasi di sviluppo, l’Alpha di Smite 2 non è stata priva di problemi. Diversi giocatori hanno riportato bug curiosi, come il suono mancante di alcuni personaggi, tra cui Chaac, il cui gemito non si attiva con nessuna skin disponibile. Questo bug è stato accolto con ironia dalla community, ma rappresenta comunque un problema da risolvere. Altri glitch includono minion che rimangono bloccati nel terreno, interferendo con il flusso naturale della partita, e problemi grafici che fanno apparire elementi del gioco in modo scorretto o incompleto.
Non solo bug grafici, ma anche problemi di stabilità sono emersi durante l’Alpha. Alcuni giocatori hanno riportato crash occasionali e anomalie nelle meccaniche di gioco, come la non corretta esecuzione dei comandi VGS (Voice Guided System) e glitch nell’auto-run, che hanno causato frustrazione in chi cercava di esplorare liberamente la mappa. Inoltre, la funzione di auto-build, pensata per aiutare i nuovi giocatori a scegliere gli oggetti migliori, ha mostrato deviazioni impreviste dalle build consigliate, creando confusione tra i giocatori meno esperti.
Un altro problema segnalato riguarda la visibilità degli avversari. Alcuni giocatori hanno riferito che i nemici diventavano temporaneamente invisibili, un bug che compromette gravemente l’integrità competitiva delle partite. Questi problemi, seppur comprensibili in una fase di Alpha, hanno sollevato preoccupazioni tra i giocatori più competitivi, che temono che simili errori possano persistere anche nelle fasi successive dello sviluppo.
Chi c’è dietro lo sviluppo
Smite 2 è frutto del lavoro di Titan Forge Games, lo stesso team dietro il primo Smite. Questo gruppo ha ascoltato anni di feedback e discussioni sulla bilanciatura del gioco, incorporando tali suggerimenti nelle nuove versioni dei personaggi. Questo approccio mira a migliorare l’esperienza di gioco senza stravolgere la formula originale. È interessante notare come il team abbia deciso di non trasferire tutti i contenuti del primo gioco nel sequel, una scelta dettata dalle limitazioni tecniche e dalla volontà di concentrarsi sulla creazione di un’esperienza più raffinata.
Dubbi e anticipazioni
Nonostante l’entusiasmo generale, ci sono ancora alcuni dubbi tra i giocatori. Uno dei principali riguarda la transizione dal primo Smite al sequel. Anche se Hi-Rez ha assicurato che Smite continuerà a essere supportato, molti si chiedono per quanto tempo e in che misura. La possibilità che Smite venga progressivamente abbandonato, lasciando la community senza il supporto necessario, è una preoccupazione reale per i veterani del gioco.
Un altro punto di incertezza riguarda la trasferibilità delle skin e degli oggetti cosmetici. Con oltre 1600 skin disponibili nel gioco originale, il trasferimento completo di questi contenuti in Smite 2 sarebbe stato logisticamente e tecnicamente impossibile. Tuttavia, alcuni giocatori hanno espresso frustrazione per il fatto che non tutti i loro acquisti saranno trasferibili, vedendo in questo un potenziale spreco di tempo e denaro investito.
C’è anche un dibattito aperto sulla direzione generale del gameplay. Mentre alcuni apprezzano le nuove libertà offerte dalle modifiche al sistema degli oggetti e dai cambiamenti nei poteri dei dèi, altri temono che queste novità possano alterare troppo l’essenza del gioco, rendendo Smite 2 troppo diverso dall’originale. Questa tensione tra innovazione e fedeltà al passato è al centro di molte discussioni nella community, e sarà interessante vedere come Hi-Rez affronterà queste sfide.
Smite 2 ha tutte le carte in regola per diventare un degno successore del primo capitolo. Tuttavia, il successo del gioco dipenderà dalla capacità del team di risolvere i problemi tecnici emersi durante l’Alpha e dalla gestione della transizione tra i due giochi. Se Hi-Rez riuscirà a mantenere l’equilibrio tra innovazione e rispetto per la community esistente, Smite 2 potrebbe stabilire un nuovo standard nel mondo dei MOBA.
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