Nel 1991, ho guardato il film Teenage Mutant Ninja Turtles 2: The Secret of the Ooze. Ricordo ancora la delusione: le Tartarughe combattevano a malapena, Casey Jones non c’era e April O’Neal non era più interpretata da Judith Hogue. Era come tornare a scuola dopo le vacanze e scoprire che il tuo amico preferito non c’era più. Quella sensazione di vuoto e delusione è esattamente ciò che ho provato con Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutants Unleashed.
Mi aspettavo un semplice gioco d’azione in 3D, qualcosa che si potesse finire in poche ore, con l’emozione di combattere e sconfiggere nemici senza troppe complicazioni. Invece, quello che ci troviamo tra le mani è un RPG leggero da 14 ore, con sezioni di combattimento intervallate da momenti di storia e sviluppo delle relazioni tra i personaggi. È un cambio di direzione che ha provato a essere ambizioso, ma purtroppo non sempre le novità portano a qualcosa di buono.
Lo sviluppatore Aheartfulofgames ha provato a creare una storia interessante come seguito del film Mutant Mayhem del 2023, ma il gioco diventa presto monotono. Questo accade perché ci sono pochi tipi di nemici e i livelli vengono riutilizzati troppo spesso, privando il giocatore di un senso di scoperta o progresso. Non è un totale disastro, ma il turtle power qui è decisamente ridotto e non riesce a farci sentire la vera potenza delle Tartarughe Ninja.
Grafica e atmosfera: un mix di nostalgia e limiti di budget
Visivamente, Mutants Unleashed fa un buon lavoro, ma ci sono limiti evidenti. Anche se non raggiunge la qualità artistica del film, riesce a ricreare lo stile graffiante e un po’ disordinato di Mutant Mayhem. Gli effetti grafici, come il fumo disegnato a mano e i dettagli volutamente esagerati su personaggi come Bebop, riescono a dare un certo fascino e autenticità. Tutto questo aiuta a mantenere una certa coerenza visiva che richiama il film.
Anche i doppiatori del film sono tornati per il gioco, e questo aiuta a rendere le Tartarughe molto simili alle loro versioni cinematografiche. La coerenza vocale è una delle poche aree in cui il gioco brilla davvero, donando ai personaggi quella personalità riconoscibile e divertente che abbiamo amato nel film. Purtroppo, il budget non ha permesso di includere la colonna sonora originale del film, quindi manca quella marcia in più che l’hip hop anni ’90 aveva dato alla pellicola. Senza la musica iconica, il gioco perde parte dell’atmosfera vivace che aveva reso il film così speciale.
Un RPG da 14 ore: valore o fatica?
A prima vista, un RPG da 14 ore con le Tartarughe Ninja potrebbe sembrare un buon affare, ma in pratica Mutants Unleashed diventa ripetitivo e noioso molto presto. I livelli principali si ripetono spesso e diventano stancanti. Il gioco cerca di nascondere la mancanza di varietà facendoci rifare i livelli al contrario o cambiando l’angolo della telecamera, ma è facile notare questi trucchetti e il senso di deja-vu diventa frustrante.
Inoltre, ci sono troppi tempi di caricamento tra una sezione e l’altra, che interrompono il flusso del gioco e spezzano l’immersione. È un modo per mescolare l’ordine dei livelli, ma senza riuscire a farlo sembrare naturale. Ripetere le stesse azioni, come attraversare cantieri, tubazioni e salire su ascensori, diventa noioso molto presto. Ancora peggio, le opportunità di esplorazione sono davvero poche: Mutants Unleashed non premia chi cerca di uscire dal percorso principale, spesso bloccando il giocatore con muri invisibili o limitando le aree da esplorare.
Combattimento e modalità cooperativa: una delusione
Il combattimento è forse l’aspetto più semplice del gioco, ma non è nulla di speciale. Ogni tartaruga ha il suo stile di lotta unico, che può essere migliorato con nuove mosse man mano che si prosegue nel gioco. Tuttavia, non è necessario approfondire troppo queste dinamiche. In pratica, il gioco si riduce spesso a un button mashing, ovvero premere freneticamente i pulsanti, il che lo rende accessibile, ma anche molto ripetitivo e poco coinvolgente per chi cerca qualcosa di più strategico.
La cosa più deludente è che il gioco sembra pensato principalmente per un solo giocatore. Le altre tartarughe scompaiono all’inizio di ogni livello, facendoti perdere la sensazione di far parte di una vera squadra. Questo riduce molto l’emozione del gioco, perché uno degli aspetti più belli delle Tartarughe Ninja è proprio il loro cameratismo e la sensazione di affrontare le sfide insieme. C’è una modalità cooperativa per due giocatori, ma non c’è quella vera co-op a quattro che ci si aspetterebbe. La mancanza di una modalità a quattro giocatori è un’occasione mancata, perché la dinamica di squadra è una parte essenziale del fascino delle TMNT.
Inoltre, non ci sono tartarughe controllate dal computer a combattere al tuo fianco: il supporto dei fratelli è solo suggerito dalle mosse speciali, senza che realmente uno di loro entri in scena. Questa scelta riduce ulteriormente l’impatto del gioco, rendendo i combattimenti meno epici e privi di quella collaborazione che ci si aspetterebbe.
Nemici ripetitivi e missioni secondarie poco entusiasmanti
Uno dei problemi maggiori di Mutants Unleashed è la scarsa varietà di nemici. Ti ritroverai a combattere sempre contro gli stessi: granchi di spazzatura, zebre mutanti, calamari e lottatori di wrestling a forma di ippopotamo. Dopo oltre dodici ore, questa ripetitività diventa davvero insopportabile e porta il giocatore a perdere interesse.
Le missioni secondarie, che dovrebbero essere divertenti e offrire una pausa dalle missioni principali, invece peggiorano la situazione. Ad esempio, missioni come recuperare oggetti per i cittadini o combattere gli stessi nemici già affrontati non fanno altro che ripetere meccaniche già viste, senza aggiungere nulla di veramente nuovo o interessante. Una maggiore varietà nelle missioni avrebbe potuto rendere il gioco molto più coinvolgente.
Storia e relazioni: un’occasione mancata
La storia di Mutants Unleashed è pensata come un seguito diretto del film e parla di nuovi mutanti che si scontrano con la popolazione umana di New York. Il tema dell’odio e del pregiudizio viene trattato con un tocco leggero, adatto a un pubblico giovane. Tuttavia, il problema principale è il ritmo dei dialoghi. Le scene di conversazione sono lente, con pause lunghe e innaturali che rovinano il ritmo e l’immersione, lasciando il giocatore frustrato.
Inoltre, non tutte le conversazioni sono doppiate, e quelle senza doppiaggio sono completamente passive, senza possibilità di interazione. Questa mancanza di interattività riduce il coinvolgimento, perché il giocatore può solo guardare, senza poter fare nulla per influenzare gli eventi, e questo diminuisce l’impatto della storia. Ci sono alcuni momenti divertenti, come Donatello che visita una sala giochi, ma finiscono per essere solo scene di contorno senza vera interazione, il che è un vero peccato. La storia aveva un potenziale enorme, ma non riesce a sfruttarlo appieno.
Conclusione: la nostalgia non basta
Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutants Unleashed fa un buon lavoro nel richiamare la nostalgia del film del 2023, ma il gameplay è troppo piatto e ripetitivo per poter mantenere l’attenzione del giocatore fino alla fine. La poca varietà di nemici, i livelli ripetitivi e il combattimento semplice non aiutano a tenere alta la tensione e l’interesse. Anche la trama, pur avendo un buon potenziale, soffre di un ritmo mal gestito e di una mancanza di interattività.
Se sei un fan delle TMNT e vuoi rivivere un po’ delle atmosfere di Mutant Mayhem, potresti trovare qualche ora di divertimento qui. Tuttavia, non aspettarti che questo gioco riesca a mantenere viva la magia per tutta la sua durata. A volte, il potere delle Tartarughe funziona meglio quando è più concentrato e non diluito in sezioni lunghe e ripetitive.
In definitiva, Mutants Unleashed è un titolo che avrebbe potuto essere molto di più, ma che finisce per perdersi nei suoi stessi difetti. È un gioco che può ancora offrire un po’ di divertimento ai fan più affezionati, ma che difficilmente conquisterà chi cerca un’esperienza ricca e ben bilanciata.