Pensavi di sapere tutto su Tetris? Preparati a cambiare idea. La storia dietro il puzzle più famoso del mondo è un mix di genio russo, colpi di scena, accordi segreti e una stretta di mano che ha fatto la storia.
Quando tutto è cominciato (senza Mario)
Mettiamo le cose in chiaro: Tetris ha venduto più Game Boy di Mario.
Sì, hai letto bene.
Henk Rogers, il tizio che ha reso possibile tutto questo, lo racconta nel suo nuovo libro Il gioco perfetto – Tetris: dalla Russia con amore.
E nel podcast da cui è tratto questo articolo, ci rivela un sacco di retroscena da brividi:
– come ha convinto Nintendo a scegliere Tetris al posto di Mario
– come ha ottenuto i diritti in piena Guerra Fredda
– e come Tetris è diventato, per molti, il gioco perfetto.
Nintendo voleva Mario. Henk ha detto no.
Henk era già in contatto con Nintendo of America. Lavorava con loro, aveva già venduto milioni di controller. Ma quando vide Tetris per la prima volta a un CES nel 1988, gli si accese una lampadina.
Così andò da Arakawa (il boss di NOA) e gli disse:
“Vuoi che i bambini comprino il Game Boy? Metti Mario.
Ma se vuoi che lo comprino tutti… metti Tetris.”
Risultato? Tetris è diventato il gioco incluso nel Game Boy.
E da lì, boom: vendite a valanga. E il resto è leggenda.
Nessun inseguimento, solo Mosca e bug
Il film su Tetris? Divertente, ma molto “Hollywood”.
Nella realtà, niente inseguimenti o KGB in auto. Solo un uomo determinato e una serie di viaggi a Mosca, negoziazioni delicate e… un generatore di numeri casuali difettoso.
Sì, il primo Tetris per Game Boy aveva un bug: il pezzo S usciva il doppio delle volte rispetto agli altri. Henk se ne accorse e lo fece correggere prima del lancio.
Dettagli che fanno la differenza, no?
Il pezzo preferito? La T, ovvio.
Quando gli chiedono quale sia il suo blocco preferito, Henk non ha dubbi:
“La T è interessante. È simmetrica, ma cambia tutto nel campo di gioco. Ti costringe a fare scelte.”
E in effetti, il T-Spin è diventato col tempo un’arte.
Non c’è bisogno di essere pro player per capirlo… ma se lo sei, lo ami.
Il potere delle vittorie epiche
Nel libro Henk parla anche della vita come se fosse un videogioco. E non una run qualsiasi:
“La vita è fatta di vittorie epiche. E Tetris è stata la mia.”
Ma non è finita lì. Dopo Tetris, ha fondato Blue Planet Foundation e ha convinto le Hawaii (e altri 15 stati USA) a passare al 100% di energia rinnovabile entro il 2045.
Chi l’avrebbe detto? Da un puzzle sovietico a salvare il pianeta.
E oggi?
Tetris compie 40 anni, e il suo creatore lo gioca ancora. Condivide partite con la moglie, si commuove con Tetris Effect, e continua a parlarne con Alexey Pajitnov, l’inventore originale.
Un’amicizia nata da una stretta di mano nel ’93 e ancora viva oggi.
E tu, quando hai giocato la tua prima partita a Tetris?
L’hai provato su Game Boy, NES, PS4 con Tetris Effect, o sul telefono in pausa pranzo?
Scrivicelo nei commenti o su Instagram.
E se conosci qualcuno convinto che i giochi puzzle siano “roba da boomer”… giragli questo articolo. Poi vediamo chi riesce a chiudere 5 T-spin di fila.