Il 2025 si preannuncia un anno di grandi uscite, e tra queste spicca The First Berserker Khazan, un soulslike che promette di lasciare il segno. Attualmente abbiamo avuto l’opportunità di mettere le mani sulla closed beta, e sebbene si tratti di una versione ancora in sviluppo, le premesse sono decisamente intriganti. Un titolo che combina una grafica in stile manga con un gameplay impegnativo e ponderato, tipico del genere. In poche parole: un’esperienza che potrà competere con i giganti dei soulslike.
La grafica manga e la resa visiva
Una delle prime cose che colpisce giocando a The First Berserker Khazan è senza dubbio la grafica in stile anime, che non rappresenta una novità assoluta per chi ha già giocato titoli come Code Vein o Dragon Ball Sparking Zero. Tuttavia, in questo contesto, la scelta stilistica funziona egregiamente. Le ambientazioni reagiscono al nostro passaggio: impronte sulla neve, la luce che attraversa le ombre in modo realistico, effetti di particelle e nebbia che aggiungono profondità al mondo di gioco. Anche se questo stile anime potrebbe non essere il preferito da tutti, è difficile non apprezzare la cura nei dettagli e la capacità del team di sviluppo di rendere il mondo di Khazan vivo e reattivo.
Le animazioni dei personaggi sono altrettanto curate, e sebbene alcuni dettagli facciali appaiano semplificati dallo stile grafico, il protagonista riesce a emergere con una personalità forte e carismatica. A colpire è la fluidità delle animazioni, un aspetto cruciale per un titolo basato su combattimenti frenetici e pesanti come questo. In un soulslike, ogni movimento e ogni colpo devono essere percepiti dal giocatore, e The First Berserker Khazan riesce a trasmettere perfettamente il peso e l’impatto di ogni attacco.
Gameplay e combattimento
Arriviamo al cuore del gioco: il gameplay, vero motivo per cui siamo qui. Anche in questa fase beta, The First Berserker Khazan mostra già un sistema di combattimento promettente e ricco di possibilità tattiche. Il combattimento è pesante e ponderato, ma non per questo lento. Ogni colpo, che sia dato o ricevuto, si sente in modo chiaro e soddisfacente. Questo livello di cura per il combattimento è uno degli elementi che differenzia un buon soulslike da uno mediocre, e Khazan sembra aver capito questa lezione alla perfezione.
Durante i combattimenti, il gioco ti mette continuamente alla prova. I nemici non sono semplici ostacoli da abbattere, ma vere e proprie minacce che richiedono attenzione e strategia. Già nei primi momenti della beta, ci siamo imbattuti in situazioni dove potevamo sfruttare l’intelligenza artificiale dei nemici per farli scontrare tra loro. Un esempio? Nella prima area di gioco, un gruppo di cavalieri si trova sopra una grotta abitata da un gigantesco orso. Attirando i cavalieri dentro la grotta, potrai farli combattere contro l’orso, facilitandoti il compito di eliminare entrambi. Questo genere di dinamiche rende l’esperienza molto più coinvolgente e apre a infinite possibilità tattiche.
Nonostante i nemici standard siano piuttosto semplici da affrontare, il vero ostacolo sono i boss e i mini-boss, la cui difficoltà è ben calibrata. Questi nemici possiedono attacchi devastanti e una difesa superiore, rendendo ogni scontro un vero test di abilità. Alcuni dei boss hanno combo in grado di eliminare una gran parte della tua salute, costringendoti a trovare il momento giusto per schivare o contrattaccare.
Armi e abilità: la varietà è la chiave
Uno degli aspetti più interessanti del gioco è l’albero delle abilità, che ti permette di scegliere tra tre tipologie di armi: la spada e ascia, il colossale spadone e la lancia. Ogni arma ha uno stile di combattimento unico e offre diverse possibilità strategiche. La spada permette attacchi rapidi e continui, mentre lo spadone garantisce colpi pesanti che possono mettere i nemici in ginocchio con poche mosse. La lancia, infine, offre attacchi a distanza che ti permettono di mantenere i nemici a debita distanza. Oltre alle armi, il gioco offre anche una speciale abilità che ti permette di lanciare un giavellotto fatto di potere oscuro, aggiungendo un tocco di magia nera a un arsenale per lo più fisico.
Questa varietà di armi, sebbene limitata a tre categorie principali, offre comunque un’ottima profondità di personalizzazione. Potrai specializzarti in uno stile di combattimento o mescolarne due a tuo piacimento, ma il consiglio è di padroneggiarne uno in modo da ottimizzare al meglio le tue abilità.
Difficoltà e approccio strategico
Nonostante la difficoltà non raggiunga livelli proibitivi per i giocatori più esperti, The First Berserker Khazan non è un gioco facile. Come in ogni soulslike che si rispetti, anche qui la pazienza è la chiave. I minion possono sembrare semplici da sconfiggere, ma basta una mossa sbagliata per essere sopraffatti. Anche i cani presenti nel gioco, che a prima vista potrebbero sembrare innocui, si rivelano avversari temibili.
Un aspetto che abbiamo apprezzato è la diversità nei moveset dei nemici. Ad esempio, gli arcieri non si limitano a scoccare frecce da lontano, ma utilizzano anche attacchi corpo a corpo come calci o schivate, rendendo gli scontri molto più dinamici. Questa varietà di attacchi ti costringe a rimanere sempre all’erta e a pensare due volte prima di affrontare un gruppo di nemici senza un piano.
Aspettative per il 2025
Se queste sono le basi, The First Berserker Khazan ha tutte le carte in regola per diventare uno dei migliori soulslike degli ultimi anni. Il sistema di combattimento, la varietà di nemici e la cura nelle animazioni sono elementi che, se perfezionati, potrebbero rendere questo titolo un vero must-have per gli appassionati del genere. Certo, ci aspettiamo che il gioco finale aggiunga ulteriori meccaniche e magari qualche tocco di magia per rendere l’esperienza ancora più profonda.
Per ora, possiamo solo aspettare con impazienza l’uscita finale e vedere come gli sviluppatori continueranno a migliorare un titolo che già in fase di beta sembra promettere davvero bene. Riuscirai a diventare il prossimo berserker?