Dopo quasi quattro decenni di giochi della serie The Legend of Zelda, è incredibile vedere come Nintendo riesca sempre a sorprenderci. Hanno esplorato ogni tipo di scenario: mondi aperti, apocalissi imminenti, controlli touch, motion control, giochi single-player e multiplayer. Con The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, non solo continuano a innovare, ma finalmente mettono Zelda al centro della scena come protagonista giocabile per tutta la durata del gioco. E, come ci si aspetta da Nintendo, ci sono alcuni colpi di scena davvero intriganti.
La trama inizia con un evento catastrofico che sconvolge Hyrule. Zelda viene accusata di aver causato il caos, e il gioco apre con una sequenza di fuga che ricorda il classico Ocarina of Time, dove Link si infiltra nel castello di Hyrule. Solo che stavolta, sei nei panni di Zelda, e hai il potere di creare “eco” di oggetti e creature che incontri lungo il cammino. Ti ritrovi in un castello sotto assedio, e mentre potresti attraversare questa fase con cautela, ho scoperto subito quanto fosse divertente usare gli eco per spaventare le guardie. Un tavolo dietro di te, una cassa davanti, e il panico è assicurato.
Questo tipo di libertà non solo permette di esplorare approcci creativi, ma cambia anche il modo in cui affronti le sfide. Non si tratta più semplicemente di risolvere un enigma: ogni situazione diventa una sorta di sandbox in cui il giocatore può sperimentare.
Le meccaniche degli “Echoes” e il potere del Tri Rod
Uno degli elementi centrali del gameplay è il Tri Rod, un bastone magico che permette a Zelda di memorizzare oggetti, creature, e persino elementi ambientali, per poi evocarli a suo piacimento. In una delle prime sequenze del gioco, Zelda impara a evocare un tavolo di legno, una cassa e il classico vaso in ceramica, quello che tutti noi abbiamo distrutto milioni di volte con Link. Ma qui, quegli stessi oggetti diventano strumenti utili per risolvere enigmi, superare ostacoli o confondere i nemici.
L’idea degli Echoes è semplice ma potente: Zelda può evocare eco di oggetti comuni o creature incontrate nel gioco per trasformare un’area o un combattimento a suo favore. Potresti creare un ponte fatto di letti evocati, bloccare nemici con casse o lanciare vasi di ceramica contro le guardie. Questo sistema è estremamente dinamico e consente di approcciarsi ai problemi con flessibilità e umorismo.
Durante la mia anteprima, ho avuto modo di vedere quanto questo sistema degli eco sia flessibile. Non è solo un trucco per superare piattaforme o bloccare guardie: è una parte centrale dell’esperienza di gioco. La possibilità di evocare oggetti crea una dimensione tattica completamente nuova. Ad esempio, in un combattimento, ho evocato una pila di casse per bloccare un gruppo di nemici e poi ho lanciato un’enorme roccia su di loro per completare l’attacco. L’idea è di permettere al giocatore di scegliere come risolvere ogni situazione, dando la libertà di combinare creatività e strategia.
Zelda contro Link: un cambio di prospettiva
Un’altra innovazione interessante è il fatto che Zelda, a differenza di Link, non si basa solo sulla spada per combattere. In Echoes of Wisdom, Zelda ottiene la spada di Link solo dopo aver sconfitto un impostore malvagio che si fa passare per lui. Tuttavia, la spada ha un uso limitato, poiché è legata a una barra di energia che si esaurisce rapidamente. Questa scelta di design rende Zelda un personaggio diverso da Link, più riflessiva, ma comunque potente. Quando la spada è disponibile, Zelda può eseguire mosse tipiche come il colpo rotante, ma l’anima del gioco rimane nella sua abilità di evocare eco e utilizzare l’ambiente a proprio vantaggio.
Anche se in alcuni momenti può sembrare frustrante non avere accesso a un’arma da mischia per combattere, il sistema degli eco compensa ampiamente questa mancanza. Zelda ha un arsenale di creature e oggetti evocabili che le consentono di gestire ogni battaglia in modo creativo e strategico. Ricordo una battaglia particolarmente interessante contro un gruppo di nemici potenti, in cui invece di attaccare direttamente, ho evocato dei Darknut armati di ascia, che hanno combattuto per me. È stata una scelta quasi surreale: vedere Zelda, normalmente la principessa da salvare, dirigere un esercito di eco per sconfiggere i nemici. Nintendo ha fatto in modo che Zelda giochi in modo diverso rispetto a Link, e questo rende l’esperienza fresca e sorprendente.
Il ritorno dei dungeon classici
Un altro aspetto che farà felici i fan della serie è il ritorno dei dungeon classici, un elemento che è mancato nei recenti titoli come Breath of the Wild e Tears of the Kingdom. In Echoes of Wisdom, i dungeon sono intricati, pieni di enigmi ambientali e boss potenti, e rappresentano una sfida sia per la mente che per la destrezza del giocatore. Durante la mia anteprima, ho esplorato le Rovine di Suthorn, un dungeon pieno di trappole, puzzle e nemici, dove ogni stanza richiedeva di utilizzare gli eco in modi diversi.
Ad esempio, una delle stanze richiedeva di evocare una serie di vasi di ceramica e lanciarli contro i nemici per distrarli, mentre cercavo di risolvere un enigma che prevedeva l’utilizzo di casse e trampolini per raggiungere un livello superiore. Non esiste un’unica soluzione per superare i puzzle, e questo rende il gameplay molto dinamico. Ogni stanza diventa un terreno di gioco per la creatività del giocatore, e vedere come le diverse persone affrontano le stesse sfide in modi unici è uno degli aspetti più divertenti del gioco.
The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom: un mondo vasto e pieno di segreti
Il mondo di Hyrule in Echoes of Wisdom è vasto e pieno di vita, con villaggi da esplorare, personaggi eccentrici e segreti nascosti in ogni angolo. Grazie al sistema degli eco, Zelda può scalare muri, attraversare fiumi e superare ostacoli che nei precedenti giochi della serie l’avrebbero bloccata. Questa nuova libertà rende l’esplorazione più fluida e aperta.
Mi ha colpito in particolare la possibilità di evocare letti per far riposare Zelda durante le battaglie. Sì, hai capito bene: puoi evocare un letto e farla dormire nel mezzo di un combattimento! È una trovata che dimostra come Nintendo riesca a mescolare umorismo e gameplay innovativo. Questo tipo di libertà di azione è ciò che distingue Echoes of Wisdom da molti altri titoli della serie.
L’esplorazione del mondo in stile sandbox permette ai giocatori di trovare approcci creativi per superare ostacoli. La mappa di gioco sembra immensa per un titolo in 2D, e la possibilità di scalare muri o costruire strutture improvvisate con gli eco amplia ancora di più le possibilità di esplorazione. Mi sono ritrovato a creare rampe fatte di mobili e ad arrampicarmi su pareti che, in altri giochi, sarebbero state dei confini invalicabili. È un mondo da esplorare a proprio ritmo, con segreti nascosti in ogni angolo.
Sfide e personalizzazione
La gestione degli eco diventa più complessa man mano che si procede nel gioco, con la possibilità di espandere la collezione di oggetti e creature evocabili. Ci sono limitazioni su quanti eco si possono evocare contemporaneamente, con alcuni che costano più energia di altri. Tuttavia, la varietà di opzioni a disposizione garantisce che non ci si annoi mai. Da ciò che ho visto, ci saranno momenti in cui dovrai davvero pensare a come utilizzare gli eco in modo ottimale, soprattutto nelle battaglie contro i boss o nei dungeon più difficili.
Un sistema di selezione rapida permette di richiamare gli oggetti più utilizzati, anche se ho notato che, con l’espansione della collezione, può diventare complicato navigare tra tutti gli eco disponibili. Spero che il gioco finale offra opzioni di personalizzazione più fluide per gestire al meglio questo aspetto.
Considerazioni finali
Alla fine della mia anteprima, ho avuto la netta sensazione che The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom sia una sintesi perfetta tra il vecchio e il nuovo. Nintendo ha preso il meglio dei capitoli classici in 2D e lo ha combinato con l’innovazione e la libertà d’azione che ha definito i recenti titoli in 3D come Breath of the Wild e Tears of the Kingdom. Il risultato è un gioco che sa di nostalgia, ma che non ha paura di spingersi in nuove direzioni.
Una cosa che emerge chiaramente è la capacità di Nintendo di non sedersi sugli allori: Echoes of Wisdom è un’evoluzione intelligente della serie, che mescola con successo tradizione e innovazione. La combinazione tra i dungeon classici, l’ampia mappa esplorabile e le nuove meccaniche degli eco garantisce un’esperienza coinvolgente e sempre stimolante.
Con l’uscita fissata per settembre 2024, Echoes of Wisdom promette di essere un’esperienza indimenticabile, che saprà soddisfare i fan di lunga data e conquistare nuovi giocatori. Hyrule è pronta per essere salvata, ma questa volta tocca a Zelda mostrarci la via.
Non vediamo l’ora di mettere le mani sulla versione definitiva per potervi raccontare tutto con una recensione completa. L’uscita fissata per settembre 2024 ci promette un’avventura indimenticabile, e non vediamo l’ora di esplorarla insieme a te.