Sei mai incappato in The Mark of Kri? Questo gioco, uscito per PlayStation 2 nel 2002, è un vero tesoro nascosto che molti hanno trascurato. Nonostante non abbia avuto un successo commerciale straordinario, ha lasciato un’impressione duratura grazie al suo stile unico e un sistema di combattimento inimitabile. Scopriamo insieme cosa lo rende così affascinante.
The Mark of Kri combina un’animazione che ricorda i cartoni animati Disney degli anni ’90 con un gameplay di azione intensa, offrendo un’esperienza visiva e di gioco memorabile. Ma la vera perla del gioco è il suo innovativo sistema di combattimento, che ha contribuito a renderlo un titolo di culto.
Il protagonista, Rau Utu, è l’ultimo protettore dei Mark of Kri, impegnato in una missione per aiutare gli altri e rendere fiero il suo popolo e il suo maestro, Baumusu. Rau è accompagnato dal corvo Kuzo, che gioca un ruolo cruciale nella sua avventura.
La trama si infittisce quando Rau è inviato da Heiadoko a recuperare una pergamena dalla tomba di Sambu-usu. Si scopre che la pergamena è uno dei Mark of Kri, e l’uomo misterioso che ha mandato Rau in questa missione si rivela essere un negromante, a capo della setta Kasai, che mira a conquistare il mondo. Ovviamente, il compito di fermarli ricade sulle spalle di Rau.
The Mark of Kri: action puro
L’avventura inizia con Rau che termina il suo addestramento — essenzialmente il tutorial del gioco — dove Baumusu gli insegna i meccanici del sistema di combattimento. La struttura del gioco è piuttosto lineare: prima di ogni missione, Rau può recarsi in un pub per parlare con Baumusu, ripetere l’addestramento, o iniziare la missione successiva.
Rau e Kuzo devono collaborare strettamente per superare le sfide che incontrano. Mentre Rau è l’eroe che combatte fisicamente, Kuzo serve come una vedetta per individuare nemici e raccogliere informazioni cruciali.
Sistema di Combattimento
Il sistema di combattimento di The Mark of Kri è unico: Rau, quando fronteggiato da nemici, può selezionarli con la levetta analogica destra, associando ciascun nemico a un pulsante specifico sul controller. Questo permette di attaccare automaticamente il nemico corrispondente premendo il pulsante associato. Inoltre, è possibile eseguire devastanti combo focalizzandosi su un solo nemico alla volta.
Questo sistema, sebbene inizialmente possa sembrare complicato, diventa intuitivo e gratificante, rendendo i combattimenti contro gruppi di nemici un’esperienza entusiasmante. La soddisfazione di abbattere un nemico e subito dopo atterrare un secondo bandito che tentava di colpirci alle spalle è indescrivibile. Tuttavia, è un peccato che questo sistema non sia stato ulteriormente sviluppato o adottato da altri giochi.
Stile Disney e difetti tecnici
Uno degli aspetti più apprezzati è lo stile grafico del gioco, che richiama i cartoni animati Disney, in particolare nel design dei personaggi e nelle sequenze di intermezzo. Tuttavia, nonostante le lodi artistiche, The Mark of Kri soffre di una gestione problematica della telecamera, che crea angoli ciechi e complica le meccaniche stealth e di combattimento.
Il futuro della serie
Purtroppo, sembra che non ci sia futuro per The Mark of Kri. Con gli anni che passano e lo studio di sviluppo concentrato su altri progetti, le speranze per un ritorno o un remake sembrano svanire. Tuttavia, rimane il desiderio di vedere un giorno una versione più rifinita di questo classico nascosto.
The Mark of Kri offre un mix unico di narrativa avvincente e azione pulsante. Se sei alla ricerca di un gioco che offra sfide e bellezza visiva, The Mark of Kri potrebbe essere il tesoro videoludico che non sapevi di voler scoprire.
Cosa ne pensi? Ti ha mai incuriosito un gioco che combina elementi visivi da cartone animato con un combattimento così intenso e strategico?