Ubisoft è in difficoltà e sta cercando disperatamente una via d’uscita. La storica casa di sviluppo francese, celebre per saghe come Assassin’s Creed, Far Cry e Rainbow Six, sta valutando la creazione di una nuova entità per proteggere le sue IP più preziose e attirare investitori. Ma questa mossa sarà sufficiente a evitare il tracollo?
Un’azienda in caduta libera
Negli ultimi anni, Ubisoft ha affrontato una crisi senza precedenti. Fino al 2021, la società vantava un valore di mercato di oltre 12 miliardi di dollari. Oggi? Appena 1,78 miliardi. Un crollo dell’85% dovuto a scelte strategiche sbagliate, lanci fallimentari e costi insostenibili.
L’azienda conta oltre 18.000 dipendenti, con un peso salariale che sfiora i 750 milioni di euro all’anno. Un numero enorme se confrontato con rivali come Activision Blizzard, che con meno personale genera profitti ben più alti.
La domanda sorge spontanea: Ubisoft ha ancora un futuro, o sta solo cercando di guadagnare tempo?

La strategia della “nuova entità”
Secondo Bloomberg, Ubisoft sta contattando fondi di investimento globali e francesi per raccogliere capitali e creare un nuovo gruppo separato dall’azienda principale.
L’idea è quella di spostare le IP più forti, tra cui Assassin’s Creed, in questa nuova società, garantendo stabilità agli investitori e potenzialmente attirando un acquirente.
Tra i nomi in gioco spicca Tencent, colosso cinese che già possiede il 10% di Ubisoft. Tencent potrebbe aumentare la sua partecipazione o addirittura spingere per acquisire il controllo dell’azienda.
Ma questa è davvero una strategia vincente, o solo una mossa disperata per prendere tempo?
Gli errori che hanno portato Ubisoft sull’orlo del baratro
La crisi di Ubisoft non è una sorpresa. Gli ultimi anni sono stati un susseguirsi di problemi:
- Giochi mediocri e fallimenti commerciali – Titoli come XDefiant sono stati cancellati o hanno subito rinvii infiniti. Anche Star Wars Outlaws non sembra suscitare l’entusiasmo sperato.
- Mancanza di innovazione – La formula di Assassin’s Creed inizia a mostrare i segni del tempo, con Assassin’s Creed Shadows già criticato per scelte discutibili.
- Carenza di leadership – Il CEO Yves Guillemot è stato accusato di cattiva gestione, mentre alcuni azionisti stanno chiedendo un cambio ai vertici.
Questi problemi hanno portato molti a domandarsi: Ubisoft sta davvero cercando una soluzione, o si sta solo preparando a una vendita?

Il rischio di perdere il controllo
L’ingresso di investitori esterni potrebbe significare una sola cosa: Ubisoft non ha più il controllo del proprio destino. Se Tencent dovesse aumentare la sua partecipazione, potrebbe avere voce in capitolo sulle decisioni strategiche, mettendo Ubisoft sotto la sua ala.
Già in passato si era parlato della possibilità che Ubisoft diventasse un’azienda privata, con il supporto della famiglia Guillemot e di Tencent. Ora questo scenario potrebbe tornare d’attualità.
Ma cosa significa per i giocatori? Un cambiamento radicale della gestione delle IP più amate? Una maggiore influenza del mercato cinese sulle produzioni Ubisoft?
Ubisoft ha ancora una via d’uscita?
La situazione è critica. Creare una nuova entità per proteggere le IP più importanti potrebbe dare un po’ di respiro all’azienda, ma non risolve il problema alla radice: la perdita di fiducia nei suoi giochi.
La vera domanda è: Ubisoft ha ancora la capacità di reinventarsi, o sta solo cercando di evitare il collasso?
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