Hai preso The Crew di Ubisoft, lo hai pagato, ci hai corso, ti sei divertito. E adesso? Non parte più. Neanche offline. Zero. Vuoto. Come se non fosse mai esistito.
Ubisoft ha spento i server e ti ha detto (più o meno testuale): “Zitto, hai già giocato abbastanza. Fine dei giochi.” Letteralmente. E tu? Ti gratti la testa e pensi: “Aspetta, ma non l’avevo comprato?”
Spoiler: no, non l’hai comprato davvero.
Ti hanno venduto un’illusione

Sulla confezione c’era scritto che il codice di attivazione era valido fino al 2099. Non 2029 eh, 2099. E invece The Crew è stato staccato nel 2023.
Il punto è questo: non possiedi quel gioco. Hai solo una licenza d’uso. Una specie di permesso temporaneo, che l’azienda può cancellare in qualsiasi momento. Sì, anche se l’hai pagato 70 euro. Sì, anche se lo hai preso in edizione fisica. Sì, anche se c’è scritto “Acquista ora”.
Ubisoft è solo la punta dell’iceberg
La class action è partita: accuse di frode, pubblicità ingannevole, concorrenza sleale. Ma il tema è molto più grosso. Perché questo non riguarda solo Ubisoft. Parliamo di Steam, PlayStation, Nintendo, Xbox, Epic…
Parliamo anche di Google Stadia (pace all’anima sua), di Overwatch 1 che è stato cancellato senza pietà, di Marvel Heroes Omega sparito nel nulla. Una mattina ti svegli, accendi la console, e quel titolo che avevi in libreria non c’è più.
“Ma ho la ricevuta!”
Bravo. Ce l’abbiamo tutti. Ma le aziende se ne fregano. Hai comprato l’accesso, non il gioco. E se domani decidono di staccare la spina? Ciao ciao.
E la cosa assurda è che nessuno ti avvisa. Nessun popup, nessuna scadenza scritta in grande. Tutto bello nascosto nei TOS, tra 14 paragrafi scritti in font 8.
In California si muove qualcosa
Per fortuna qualcuno ha deciso di svegliarsi. In California è stata approvata una legge che obbliga le aziende a dire chiaramente se stai acquistando o solo “affittando” un contenuto digitale. Perché finché non ti sparisce, pensi di possederlo. Ma poi lo perdi e capisci che era solo fumo negli occhi.
Ed è qui che la causa contro Ubisoft diventa importante. Perché se vincono i giocatori, può aprirsi un precedente. E magari – magari! – in futuro saranno costrette a darti almeno una versione offline.
Se invece vince Ubisoft, beh… preparati. Perché sarà il via libera a venderti qualsiasi cosa, chiamarla “acquisto” e poi cancellarla senza rimorsi.
A questo punto… ci siamo capiti, no?
Tu quanti giochi hai in libreria che potresti perdere da un momento all’altro? Ti è mai sparito qualcosa? Hai mai letto “non disponibile” su qualcosa che pensavi fosse tuo?
Scrivilo nei commenti. Oppure vieni a sfogarci sopra su Instagram. Che almeno lì, per ora, non ci hanno ancora cancellato niente.