Ci sono titoli che evocano un universo di emozioni e per me World of Illusion è uno di questi. Basta pronunciare il suo nome per tornare indietro nel Natale del 1992, quando la magia non era solo nei giochi, ma anche nei momenti condivisi con la mia famiglia.
Un regalo che non dimenticherò mai
Era un giorno speciale, uno di quelli che restano scolpiti nella memoria. Mio padre mi venne a prendere all’uscita di scuola con una sorpresa: mi avrebbe portato nel mio negozio di giocattoli preferito per scegliere un gioco per il Mega Drive. Già questo bastava a farmi sentire al settimo cielo. Dopo aver girato tra gli scaffali pieni di titoli, puntai deciso su quello che desideravo da tempo: World of Illusion.
Non era solo un acquisto, era un rito. Siamo poi andati a fare la spesa e abbiamo mangiato un panino preparato dal fornaio che frequentavamo sempre. Piccoli gesti che, ripensandoci oggi, racchiudono l’essenza della felicità semplice. Quei momenti mi hanno insegnato che spesso i genitori vivono per vedere i propri figli felici, e quel giorno mio padre ci è riuscito in pieno.
Un gioco che trasuda magia
Una volta a casa, il Mega Drive era pronto e io non vedevo l’ora di immergermi in quel mondo incantato. World of Illusion è stato molto più di un semplice gioco: era pura meraviglia. La grafica, i colori, la colonna sonora… ogni dettaglio sembrava pensato per farti sognare. Anche se non eri un bambino, ti riportava indietro nel tempo, in un luogo dove tutto era possibile.
Credo che oggi manchino giochi capaci di suscitare quella sensazione di stupore genuino. Era qualcosa che non si poteva spiegare a parole, dovevi viverlo. E il Natale di quel 1992 aveva un’atmosfera unica: le luci che mia madre e mio padre avevano messo sul balcone illuminavano la stanza, riflettendosi sulla superficie lucida del Mega Drive e sullo schermo della TV. Anche solo pensarci mi fa sorridere.
Ricordi di amicizie e condivisione
Un altro ricordo che mi fa tornare il sorriso è legato ai miei amici. Dopo aver giocato per ore, il telefono squillava. Erano loro, curiosi di sapere com’era il nuovo gioco. Passavamo ore a parlare, a confrontarci, a scambiarci consigli e opinioni. Era un modo per condividere una passione, per rafforzare amicizie e creare legami che ancora oggi porto nel cuore.
Un Natale speciale
Quel Natale è stato unico, legato indissolubilmente a World of Illusion e a un’infanzia piena di piccoli grandi momenti. Non era solo il gioco, era tutto il contesto: la famiglia, gli amici, la magia delle luci e quella sensazione di gioia pura che sembrava riempire l’aria.
E tu? Hai un gioco o un ricordo speciale che ti riporta a un Natale magico? Raccontamelo nei commenti: sono curioso di leggere le tue storie.
Seguici sui social e condividi l’articolo con chi ama rivivere i bei momenti del passato. Buone feste e buona nostalgia!