Ti sei mai chiesto cosa si nasconde dietro uno dei giochi più attesi degli anni ’90? X-Men vs Street Fighter non è solo un capolavoro arcade, ma anche un titolo circondato da polemiche e scelte controverse che hanno deluso molti fan. Scopriamo insieme come questo gioco è passato dalla gloria arcade alla “bugia” della sua versione per PlayStation.
Il fenomeno arcade: un sogno che diventa realtà
Nel 1996, X-Men vs Street Fighter ha fatto il suo debutto nelle sale giochi, sorprendendo tutti con un’idea rivoluzionaria: mettere i personaggi iconici di Street Fighter contro gli eroi Marvel più amati. Immagina Ryu e Wolverine nello stesso ring, o Chun-Li che affronta Tempesta. Era un sogno per gli appassionati, reso possibile dall’hardware potente del Capcom CP System II.
Con meccaniche innovative come i combattimenti a squadre e i super salti, il gioco offriva un’esperienza senza precedenti. Non era solo un altro picchiaduro, ma una vera e propria celebrazione dell’universo Marvel e Capcom.
La delusione della versione PlayStation
E poi arrivò la versione per PlayStation. Quando i fan scoprirono che non sarebbe stata all’altezza dell’arcade, si scatenò il caos. Ma quali erano i problemi principali?
- Tag team eliminato: una delle caratteristiche più amate, il cambio di personaggio in tempo reale, è stato rimosso. Invece, i personaggi secondari venivano usati solo per attacchi speciali.
- Animazioni ridotte: molte frame di animazione furono tagliate per adattarsi alle limitazioni hardware della PlayStation, compromettendo la fluidità del gioco.
- Prestazioni scarse: rallentamenti e grafica “lavata” erano all’ordine del giorno, rendendo l’esperienza di gioco frustrante.
In Giappone, Capcom fu più onesta, pubblicando il gioco con un titolo diverso: X-Men vs Street Fighter EX Edition, un’ammissione che si trattava di un gioco completamente diverso.
Perché la Saturn ha vinto la sfida?
La Sega Saturn, con le sue capacità avanzate per la grafica 2D, ha offerto una versione quasi perfetta del gioco arcade. Grazie all’uso di una cartuccia RAM da 4 MB, la console ha mantenuto le animazioni e il tag team, regalando un’esperienza fedele all’originale. Tuttavia, la popolarità limitata della Saturn al di fuori del Giappone ha impedito una diffusione più ampia.
L’eredità di un titolo controverso
Nonostante le polemiche, X-Men vs Street Fighter rimane un pilastro nella storia dei picchiaduro. Ha aperto la strada a crossover leggendari come Marvel vs Capcom, dimostrando che unire universi diversi può creare qualcosa di unico.
Ma è anche una lezione su come le aspettative dei fan possano trasformare un sogno in una delusione. Se solo Capcom avesse comunicato meglio le differenze tra le versioni, forse l’indignazione sarebbe stata minore.
Qual è la tua esperienza con X-Men vs Street Fighter? Hai mai provato la versione arcade o quella per console? Raccontacelo nei commenti e condividi questo articolo con i tuoi amici fan dei picchiaduro. E non dimenticare di seguirci sui social per altre storie incredibili dal mondo videoludico!